“Preferisco non commentare ma il cardinale ha espresso l’opinione della Santa Sede”. Così Papa Leone, uscendo dalla sede vaticana di Castel Gandolfo, sull’attacco dell’ambasciata israeliana presso la Santa Sede alle parole del Segretario di Stato, il card. Pietro Parolin, sul conflitto in Medio Oriente. “L’esistenza, non so se sono in aumento, degli atti di antisemitismo, è veramente preoccupante”. Lo ha detto il Papa ai giornalisti lasciando Castel Gandolfo.
“Bisogna annunciare la pace, il rispetto della dignità di tutte le persone”, ha aggiunto il Papa. Il Papa ha spiegato che, per il primo viaggio, ha scelto la Turchia “per i 1700 anni del Concilio di Nicea” e “in Libano per la possibilità di annunciare di nuovo il messaggio di pace in Medio Oriente in un Paese che ha sofferto tanto”, “cercheremo di portare questo messaggio di pace e di speranza”.
“Certamente”: così Papa Leone risponde alla domanda se la sua esperienza di missionario abbia inciso sulla scelta di dedicare il suo primo documento, l’Esortazione apostolica che verrà presentata il 9, ai poveri. “Io penso che è il messaggio del Vangelo, e alla fine quello che il Papa può dire, può annunciare, deve avere radici nel Vangelo”, ha detto Prevost.