Dopo la preghiera dell’Angelus il Papa ha pregato per le vittime della frana in Etiopia, mentre nel mondo c’è tanta gente che soffre per la calamità e la fame si continuano a vendere armi e bruciare risorse per alimentare le guerre uno scandalo che la comunità non dovrebbe tollerare, e contraddice lo spirito olimpico. La guerra è una sconfitta ripete il Papa. Poi il ricordo per la giornata degli anziani, che si celebra oggi, e la loro solitudine, la loro voce dice non abbandonarmi rafforziamo l’alleanza tra generazioni: “diciamo no alla solitudine degli anziani, il nostro futuro dipende dal rapporto tra nonni e nipoti”.
L’Angelus
“Nella messa, la Comunione, quando insieme ci accostiamo all’altare per ricevere il Corpo e il Sangue di Cristo”, è “frutto del dono di tutti trasformato dal Signore in cibo per tutti”. Lo ha detto Papa Francesco all’Angelus in cui, commentando l’episodio evangelico del miracolo dei pani e dei pesci, ha ricordato che “i protagonisti compiono tre gesti che Gesù tornerà a ripetere nell’ultima cena: offrire, rendere grazie e condividere. Sono azioni che anche facciamo nella celebrazione dell’Eucaristia”.
“È un momento bellissimo – ha osservato quindi a proposito della comunione -, che ci insegna a vivere ogni gesto d’amore come dono di grazia, sia per chi dà sia per chi riceve”. “Allora possiamo chiederci – ha suggerito il Pontefice -: io credo davvero, per grazia di Dio, di avere qualcosa di unico da donare ai fratelli, oppure mi sento anonimamente ‘uno fra i tanti’? Sono protagonista di un bene da donare? Sono grato al Signore per i doni con cui continuamente mi manifesta il suo amore? Vivo la condivisione con gli altri come un momento di incontro e di arricchimento reciproco?”.