”I preconcetti e la presunzione quanto male ci fanno. State attenti”. Lo ha detto Papa Francesco prima dell’Angelus, affacciandosi alla finestra dello studio del Palazzo Apostolico Vaticano davanti ai fedeli e pellegrini riuniti in Piazza San Pietro.
Le parole di Papa Francesco
A volte ”può succedere” che ”invece di metterci veramente in ascolto di quello che il Signore ha da dirci, cerchiamo da Lui e dagli altri solo una conferma a quello che pensiamo noi, alle nostre convinzioni, ai nostri giudizi. Ma questo modo di rivolgerci a Dio non ci aiuta ad incontrarlo davvero, né ad aprirci al dono della sua luce e della sua grazia, per crescere nel bene, per fare la sua volontà e per superare le chiusure e le difficoltà. La fede e la preghiera vere aprono la mente e il cuore, non li chiudono”. Lo ha detto Papa Francesco prima dell’Angelus affacciandosi alla finestra dello studio del Palazzo Apostolico Vaticano davanti ai fedeli e ai pellegrini riuniti in Piazza San Pietro. ”Chiediamoci, allora: nella mia vita di fede, sono capace di fare veramente silenzio in me, e di mettermi in ascolto di Dio? – ha aggiunto – Sono disposto ad accogliere la sua voce al di là dei miei schemi e vincendo anche, con il suo aiuto, le mie paure? Maria ci aiuti ad ascoltare con fede la voce del Signore e a fare con coraggio la sua volontà”.
FEDE E PREGHIERA VERE APRONO MENTE E CUORE, NON LI CHIUDONO
”Oggi il Vangelo della liturgia ci parla della reazione dei Giudei all’affermazione di Gesù, che dice: io ‘sono disceso dal cielo’ – ha spiegato – Essi mormorano tra loro: ‘Costui non è forse Gesù, il figlio di Giuseppe? Di lui non conosciamo il padre e la madre? Come dunque può dire: ‘Sono disceso dal cielo?’. Stiamo attenti a quello che dicono. Sono convinti che Gesù non possa venire dal cielo, perché è figlio di un falegname e perché sua madre e i suoi fratelli sono gente comune, persone conosciute, normali, come tanti altri. Come potrebbe Dio manifestarsi in modo così ordinario? Sono bloccati, nella loro fede, dal preconcetto nei confronti delle sue origini umili e dalla presunzione, perciò, di non avere nulla da imparare da Lui”.
”I preconcetti e la presunzione quanto male ci fanno. State attenti – ha sottolineato Papa Francesco – Hanno i loro schemi rigidi, e non c’è posto nel loro cuore per ciò che non vi rientra, per quello che non possono catalogare e archiviare negli scaffali impolverati delle loro sicurezze. Eppure sono persone che osservano la legge, fanno le elemosine, rispettano i digiuni e i tempi della preghiera. E il Cristo ha già fatto vari miracoli. Come mai tutto questo non li aiuta a riconoscere in lui il Messia? Perché compiono le loro pratiche religiose non tanto per mettersi in ascolto del Signore, quanto per trovare in esse una conferma a quello che già pensano loro. Lo dimostra il fatto che non si preoccupano nemmeno di chiedere a Gesù una spiegazione: si limitano a mormorare fra loro contro di Lui, come per rassicurarsi a vicenda di ciò di cui sono convinti, chiudendosi come in una fortezza impenetrabile. E così non riescono a credere”.
Dopo l’Angelus
Dopo la preghiera dell’Angelus, Papa Francesco ha fatto riferimento ai bombardamenti delle città di Hiroshima e Nagasaki “che abbiamo ricordato in questi giorni”. Immancabile il riferimento alla pace nel mondo : “E mentre continuiamo a raccomandare al Signore le vittime di questi eventi e di tutte le guerre, rinnoviamo la nostra intensa preghiera per la pace, specialmente per la martoriata Ucraina, per il Medi Oriente, Palestina, Istraele , Sudan e Myanmar” . Inoltre un riferimento alla memoria liturgica di oggi che vede festeggiare Santa Chiara d’Assisi: “Un pensiero a tutte le clarisse e in particolare a quelle di Valle Gloria a cui mi lega una bella amicizia”. Infine, il ricordo del recente incidente aereo avvenuto in Brasile, ieri.