Il 2 febbraio la Chiesa Cattolica celebra la Presentazione di Gesù al Tempio, un’importante festa liturgica che segna un momento fondamentale nella vita di Gesù bambino e nella tradizione cristiana. Conosciuta anche come la Festa della Candelora, questa celebrazione commemora il momento in cui Maria e Giuseppe portarono Gesù al Tempio di Gerusalemme, come prescritto dalla Legge di Mosè, per purificarlo e presentarlo al Signore, in adempimento della profezia di Simeone e Anna.
La Presentazione di Gesù al Tempio: Un Momento di Luce e Rivelazione
La festa del 2 febbraio è profondamente simbolica: rappresenta la rivelazione di Gesù come “luce per illuminare le nazioni”, come profetizzato da Simeone, che lo riconobbe come il Messia al momento della sua presentazione al Tempio. Secondo la tradizione, Simeone, un uomo giusto e devoto, aveva ricevuto una promessa da Dio che non sarebbe morto prima di aver visto il Cristo. Quando prese Gesù in braccio, esclamò la famosa preghiera, ora conosciuta come il Nunc Dimittis, che significa: “Ora lascia, o Signore, che il tuo servo vada in pace secondo la tua parola, perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza” (Luca 2, 29-30).
La festa della Presentazione di Gesù al Tempio è anche un momento di riflessione sulla purificazione di Maria, che, pur essendo concepito per l’opera dello Spirito Santo, partecipò alla Legge di purificazione di ogni madre secondo le usanze ebraiche.
La Candelora: La Tradizione della Luce
Uno degli aspetti più suggestivi di questa festa è la tradizione della benedizione delle candele, che simboleggiano Gesù come “luce del mondo”. Questa usanza ha radici antiche e rappresenta non solo la luce fisica, ma anche la luce spirituale che Gesù porta nelle tenebre del peccato e dell’ignoranza. La benedizione delle candele avviene durante la Messa del 2 febbraio e da qui deriva il nome popolare di “Candelora”.
Le candele benedette durante questa celebrazione vengono spesso portate a casa dai fedeli, come segno di benedizione e protezione divina, e vengono utilizzate per illuminare la vita domestica, ricordando che Cristo è la luce che guida ogni passo nel cammino di fede.
La Profecia di Simeone e Anna
Oltre a Simeone, un altro personaggio biblico svolge un ruolo fondamentale nella presentazione di Gesù al Tempio: Anna, una profetessa anziana che viveva nel Tempio e che, riconoscendo in Gesù il Messia, rese grazie a Dio e parlò del bambino a chi aspettavano la liberazione di Gerusalemme. La figura di Anna rappresenta la speranza e la pazienza di chi ha atteso, per tutta la vita, il compimento delle promesse divine.
Questa scena biblica non solo celebra l’incontro di Gesù con il popolo di Israele, ma anticipa anche la missione universale del Salvatore, che è destinato a portare la salvezza a tutte le genti.
La Festa della Presentazione: Un Momento di Riflessione e Speranza
La festa del 2 febbraio, quindi, non è solo un evento che celebra un episodio della vita di Gesù, ma un momento di profonda riflessione sulla luce divina che entra nel mondo. È anche un invito a ogni cristiano a diventare portatore di questa luce, portando la fede nelle proprie azioni quotidiane, nella propria vita familiare e comunitaria.
In molte tradizioni cristiane, la Candelora segna anche il termine della stagione natalizia e l’inizio di una nuova fase liturgica, più orientata verso il cammino quaresimale, che prepara la Chiesa al mistero della Passione e Risurrezione di Cristo.
Conclusione
La Presentazione di Gesù al Tempio è una festa che non solo commemora un fatto storico, ma invita ogni cristiano a riflettere sulla presenza di Cristo come luce nel mondo. La tradizione della benedizione delle candele, insieme alle parole di Simeone e Anna, ci ricordano che Gesù è la luce che dissipa le tenebre del peccato e porta salvezza a tutti.