Fedele al consueto appuntamento annuale torna con il “Cassiodoro Day” -evento culturale e religioso- il Premio Internazionale “Cassiodoro il Grande”, assegnato a personalità distintesi nei diversi settori praticati dal celebre monaco calabrese vissuto nel VI secolo, che fu politico, diplomatico, biblista, musicologo, fondatore di cenobi, imprenditore e, per il quale, è in corso il processo di beatificazione. Due, anzi, le giornate programmate per l’evento che avranno come cornici il duomo e l’episcopio di Modena il 12 ottobre, e , l’indomani, il Monastero di San Silvestro a Nonantola.
La prima giornata cassiodorea promossa dall’omonima associazione presieduta dal sacerdote calabrese don Antonio Tarzia, con il patrocinio del Comune di Modena, dell’Arcidiocesi di Modena e Nonantola, del Centro Culturale Giacomo Alberione e il sostegno dell’Azienda Dedoni, sarà scandita da tre momenti. Il primo, alle ore 16, una paraliturgia nel duomo di Modena presieduta dall’arcivescovo Erio Castellucci, alla quale seguiranno interventi di don Tarzia; del saggista Marco Roncalli; del presidente della Pontificia Accademia Teologia il vescovo Antonio Staglianò; del segretario del Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana monsignor Carlo Dell’Osso . Quest’ultimo riferirà sulle prospettive per la prosecuzione della campagna di scavi avviata su impulso della Santa Sede, in località Ceraso in un’area ricompresa tra i comuni di Squillace e Stalettì (Catanzaro) per riportare alla luce i luoghi di Cassiodoro.
Il secondo, momento, alle 18,30 nel Salone dell’Episcopio in corso Duomo per la cerimonia di assegnazione del premio presieduta da don Roberto Ponti , vicepresidente dell’associazione cassiodorea, che vedrà premiati i vescovi Castellucci e Staglianò; lo chef stellato Massimo Bottura; il fondatore dei “Nomadi” Beppe Carletti, il senatore Franco Bonferroni, mentre due tributi “alla memoria” andranno ai Maestri Luciano Pavarotti e Alberto Schiavi. A seguire , nella stessa sede, alle 20, la consegna delle targhe dell’amicizia “Onore al merito” a due fra le più importati realtà dell’informazione nel nostro Paese : il quotidiano “IL Corriere della sera” nella persona del suo direttore Luciano Fontana , e il settimanale “Famiglia Cristiana” nella persona del direttore don Stefano Stimamiglio; e all’Accademia Militare di Modena nella persona di Davide Scalabrin.
La manifestazione proseguirà l’indomani nella vicina Nonantola dove alle ore 8,30, nel Monastero di San Silvestro, inizierà la tavola rotonda “Cassiodoro e Sant’Anselmo Abate”. Moderata dal giornalista Giovanni Gazzaneo, vedrà il confronto di diversi relatori: don Alberto Zironi, arciprete di Nonantola; Maria Gloria Riva, docente di storia dell’arte; Maria Antonietta Crippa, docente di storia dell’architettura; don Riccardo Fangarezzi, direttore dell’Archivio e della Biblioteca Abbaziale di Nonantola; Guglielmo Nardocci, giornalista ed espero di comunicazione; Agnese Bellieni, docente di lettere. In conclusione anche a Nonantola la seconda parte della consegna delle targhe dell’amicizia “Onore al merito”: alla realtà editoriale Panini nella persona del suo Consigliere Delegato Lucia Panini; alla memoria di don Arrigo Beccari, il “Giusto” che con i suoi parrocchiani a Nonantola , fra il ‘42 e il ‘43, salvò un centinaio di ebrei in fuga Villa Emma (sarà consegnato a don Zironi); all’associazione Tortellante, nella persona di Erika Coppelli , presidente di questo ormai noto laboratorio terapeutico e abilitativo dove giovani e adulti nello spettro autistico imparano a produrre pasta fresca fatta a mano. Nelle due giornate non mancheranno vari momenti musicali A Modena il coro «Mitici Angioletti», diretto da Francesca Polli ; a Nonantola il duo Franco Fasano e Max Tagliata. Soddisfazione è stata espressa da don Tarzia, «per l’entusiasmo con il quale l’arcidiocesi e i comuni di Modena e Nonantola hanno voluto ospitare la manifestazione che nel nome del grande monaco intellettuale, consente di dare visibilità a quanti hanno dato il meglio negli ambiti in cui lui operò tanti secoli fa: e i nomi scelti parlano da soli». «Quest’anno poi -considerato il contesto» -ha aggiunto don Tarzia «era doveroso l’accostamento di Cassiodoro alla figura dell’abate longobardo fondatore dell’abbazia di Nonantola. A loro, e al loro ruolo nella comunicazione, è dedicato l’atteso convegno dedicato- aspetto da non dimenticare- a due grandi uomini di azione e pensiero destinati pure agli altari: uno santo già riconosciuto- Anselmo-, l’altro, Cassiodoro, per il quale è aperta la causa di beatificazione»