Anche lei, alla fine, era stata vendemmiata come una vite rigonfia dei suoi grappoli: “Il suo cuore ha più stanze di un bordello” diceva la gente che, però, la frequentava, registrandola nella rubrica sotto altri nomi. Lei, Maria di Magdala, non era solo quello: sapeva d’essere altro dal mestiere con cui la identificavano. Quell’Uomo l’aveva guardata come nessun altro, quello sguardo le era rimasto cucito addosso come un vestito aderente alla pelle. L’alba era uno dei suoi orari preferiti: all’alba vedeva svignarsela i mariti per portare la colazione alle proprie donne, all’alba pensava alla notte trascorsa, all’alba scrutava il sole sorgere sui chiaroscuri delle lenzuola sparpagliate, dei capelli scarmigliati, del corpo ancora caldo.
L’alba delle scoperte: «Chi non ha visto un bordello alle cinque di mattino non può immaginare verso quali prostrazioni s’incammina il nostro pianeta» (E. Cioran). Verso quali amori potrà muoversi un cuore sfibrato: «Nel giorno dopo il sabato, Maria di Magdala si recò al sepolcro di buon mattino, quand’era ancora buio». Aveva vissuto nella penombra della calunnia, aveva abitato il buio di notti eccitate, si era allenata nelle oscurità dell’anima. Il vento che scese dal Golgota – ferreo, pestifero, letale – non spense la candela ch’era divenuta nel tempo.
E tutto ciò che la candela sa, l’ha imparato nel buio. Non le faceva più paura: “La paura del buio mi è rimasta finchè non ci ho fatto l’amore dentro” pensava. Era l’amore di un’anima che, in tempi non sospetti, si fiondò in casa senza invito e scrisse con le lacrime, i profumi e i capelli la prima lavanda dei piedi della storia cristiana: «Una peccatrice di quella città, venne con un vaso di olio profumato; fermandosi dietro si rannicchiò piangengo ai piedi di lui e cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di olio profumato» (Lc 7,37-38.) Mai si scordò, Cristo, quella lavanda dei piedi nell’ora vespertina: le rimase così impressa che, prima di andarsene, stregò il suo clan di amici ripetendo quel gesto con brocca e catino. Alla faccia dei benpensanti.
Perseverò, la Maddalena, mentre il Grappolo Divino veniva prima pigiato e poi torchiato. Tenne accesa la speranza mentre l’uva, nella botte, fermentava. Poi, all’alba del giorno numero uno della cristianità, fu ancora un corpo a corpo d’amore: «Donna, perchè piangi?» A riflettori spenti, il Risorto vide la storia per com’era davvero, non per com’era nelle promesse degli amici di pesca: sotto le luci dei riflettori ci trovò gli attori, le persone più sincere le trovò al buio.
Quella donna, donnaccia, fu l’attestazione che il Vangelo non mente: «Chi persevererà sino alla fine, sarà salvato» (Mc 10,22) Esperta di vendemmia, mentre gli amici vedevano sul Calvario il grappolo annientarsi sotto la pressione del torchio della croce – ebbero paura di fare la stessa triste fine – lei perseverò, annusando la comparsa del vino novello. Che, inebriandole l’olfatto, superò la sua già fervida immaginazione, al punto da non riconoscerlo: «Chi cerchi?» Basta il suo nome, pronunciato con quel bel tono di voce, a farla capitolare: «Maria! (…) Rabbunì».
Tutto il Cielo in una parola. Maddalena desiderava, come mai prima d’ora, di toccarlo: «Noli me tangere» (“Non toccarmi”) rispose. Non disse così perchè un tempo prostituta, glielo disse perchè, risorgendo, adesso era diventato il suo sole: e lei l’uva che sognava di maturare ancora di più per diventare vino nuovo. Non accettò d’essere toccato anche perchè, da che mondo è mondo, la vigna sa che il sole matura l’uva senza toccarla.
Le concesse infinitamente di più, il lusso di prestargli la voce per randare a ridestare il cuore fedifrago degli amici di un tempo: «Và dai miei fratelli e dì loro: Io salgo al Padre mio e Padre vostro (…) Maria andò». Dopo il puledro, la stanza per la cena, le spalle del Cireneo, il sepolcro di Giuseppe, il profumo di Nicodemo e il respiro di sua Madre, Cristo va in prestito di una voce: «Ho visto il Signore!» Fu così che Maria Maddalena maturò al sole di Cristo: il passato, al confronto, le parve poco più che un gioco. (Sulla strada di Emmaus).