Ci era già stato da cardinale, l’anno scorso. E ora che è diventato Leone XIV. dedica a Genazzano, il borgo medievale nel Lazio noto per la sua storia, cultura e spiritualità, la sua prima visita da Papa. Per tornare a pregare davanti all’immagine sacra della «Madre del Buon Consiglio», custodita nella basilica santuario che ne fa una piccola «Loreto del Lazio» e un luogo profondamente radicato nella tradizione mariana e nella spiritualità agostiniana. Del resto il Comune di Genazzano era stato fra i primi a fargli gli auguri per l’elezione, due giorni fa: «La nostra cittadina conserva un ricordo vivo e profondo della sua presenza lo scorso anno, in occasione della Festa della Venuta, quando in preghiera sostò dinanzi all’immagine sacra della Madre del Buon Consiglio».
Gli agostiniani a Genazzano e la «beata» Petruccia
Il paese, a 60 chilometri da Roma, è nella valle del Sacco, tra i Monti Prenestini e i Castelli Romani E la sua basilica ha una storia affascinante: come spiega il sito del santuario, «Gli Agostiniani sono presenti a Genazzano da prima del 1284, anno in cui è documentato per la prima volta un capitolo della provincia romana ivi celebrato, con ogni probabilità grazie alla munificenza della famiglia Colonna. Dal 1356 gli Agostiniani ricevettero dai Colonna, con il benestare del Cardinale vescovo di Palestrina, la cura della parrocchia di S. Maria del Buon Consiglio». Intorno al 1460, una devota vedova di nome Petruccia di Nocera, anche lei agostiniana ma terziaria, volle ristrutturare e ampliare la chiesa, investendo tutto quello che aveva. Tanto che in paese è per tutti ancora oggi almeno Beata. Ma non era ricca e i lavori si fermarono per mancanza di altri fondi. Ma secondo la tradizione, avvenne un miracolo: il 25 aprile 1467, un’immagine della Madonna apparve all’improvviso su una parete della chiesa, ancora cantiere. La storia ( e i tanti miracoli che avvenivano) richiamò pellegrini da tutta Italia, disposti a investire nell’opera. Fra loro c’erano due albanesi, che riconobbero l’immagine come identica a quella venerata a Scutari, nel loro Paese. Ancora oggi a Genazzano, la «festa della Venuta» viene celebrata ogni 25 aprile. L’anno scorso, appunto, vi partecipò anche l’allora cardinale Prevost, agostiniano: anche per incontrare i confratelli che ancora gestiscono il santuario e sono da sempre parte della vita di Genazzano: «Nel corso della storia, la Comunità agostiniana ha sempre offerto un contributo determinante alla vita spirituale, culturale e caritativa alla vita della città. La cura della liturgia, la ricca predicazione al popolo, le occasioni di preghiera offerte ai pellegrini di tutto il mondo hanno trasmesso la ricca spiritualità di sant’Agostino»