«Molto piacere». Il Papa ha accolto con queste parole la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, vestita con un abito scuro, nella prima udienza ufficiale. Al termine, Meloni, come si è potuto ascoltare da un breve video diffuso dal Vaticano, si è congedata dal Pontefice augurandogli «buona giornata e buon lavoro». Tra gli argomenti, la presidente del Consiglio ha accennato al summit sulla sicurezza alimentare che si tiene in Etiopia. Al momento dello scambio dei doni, Meloni ha omaggiato papa Leone con una immagine del 1600 dell’Angelicum, l’istituto dove ha compiuto gli studi papa Prevost come ha osservato lei stessa. A sua volta il Pontefice ha omaggiato la premier con un libro su S. Agostino. Quindi, la delegazione che accompagnava Meloni in Vaticano con Antonio Tajani e Matteo Salvini è stata ricevuta in segreteria di Stato dal card. Pietro Parolin e da mons. Paul Richard Gallagher.
La premier e papa Leone si erano parlati brevemente lo scorso 21 giugno in occasione del Giubileo dei governanti. Nell’occasione, Meloni aveva chiesto a Prevost con un sorriso: «Si è assestato?».
La presidente del Consiglio aveva inoltre incontrato brevemente per un saluto il Papa al termine della messa di inizio pontificato lo scorso 18 maggio. Tra Meloni e Leone c’è stato poi un primo colloquio telefonico lo scorso 15 maggio reso noto da Palazzo Chigi.
Prima di Meloni, Papa Leone XIV ha ricevuto in udienza questa mattina la signora Emine Erdogan, consorte del presidente della Repubblica di Turchia, Recep Tayyip Erdogan. Secondo quanto trapela da fonti vaticane, non è escluso che Meloni e la consorte del presidente turco possano incrociarsi brevemente all’interno delle sale vaticane, in un simbolico passaggio che evidenzierebbe l’impegno della Santa Sede nel promuovere il dialogo diplomatico in un momento di particolare complessità sul piano internazionale. Il Papa stamani ha ricevuto in udienza anche i vertici dello Ior. In particolare, informa il Vaticano, papa Prevost ha incontrato i cardinali Luis Antonio Tagle e Paul Emil Tscherrig, membri della Commissione cardinalizia per l’Istituto per le Opere di Religione; con mons. Battista Mario Salvatore Ricca, prelato; Jean-Baptiste Douville de Franssu, Presidente del Consiglio di Sovrintendenza; e Gian Franco Mammì, direttore generale.
Intanto è stato diramato su X il Messaggio del Pontefice per la X Giornata mondiale di preghiera per la Cura del Creato: «In diverse parti del mondo è ormai evidente che la nostra terra sta cadendo in rovina. Ovunque l’ingiustizia, la violazione del diritto internazionale e dei diritti dei popoli, le diseguaglianze e l’avidità da cui scaturiscono producono deforestazione, inquinamento, perdita di biodiversità. Aumentano in intensità e frequenza fenomeni naturali estremi causati dal cambiamento climatico indotto da attività antropiche, senza considerare gli effetti a medio e lungo termine della devastazione umana ed ecologica portata dai conflitti armati».
Papa Leone riceverà domani in udienza Andrzej Duda, Presidente della Polonia.