Nuovo pontificato, nuovo inizio per il sito ufficiale della Santa Sede. Quasi 30 anni dopo il lancio di Vatican.va, il sito ufficiale della Santa Sede si rinnova. Dal 26 maggio 2025, i visitatori possono scoprire una nuova interfaccia più chiara, più moderna e soprattutto più semplice da usare. Niente panico: il cantiere è ancora in corso, come ha precisato il Vaticano. Pazienza divina richiesta. Al posto della home page congelata, con il suo sfondo pergamena marrone antiquato e la sua architettura barocca in cui era facile perdersi, l’interfaccia offre ora un grande banner azzurro con il ritratto di Leone XIV, diversi menu a discesa, una barra di ricerca ben visibile, nonché un pulsante centrale “Magisterium” che dà accesso a tutti gli interventi del pontefice. Secondo una fonte vaticana, questa riprogettazione è stata intrapresa qualche tempo fa per rispondere all’evoluzione delle esigenze degli utenti.
Sempre fedele alla sua missione, il sito permette sempre di accedere con un clic ai diversi servizi del Vaticano: la Rete mondiale di preghiera del papa, il Giubileo 2025, o ancora il sito della Casa Pontificia – anch’esso rinnovato all’inizio dell’anno – che consente di ottenere biglietti gratuiti per assistere alle varie celebrazioni e udienze pubbliche del papa. Il sito ufficiale rimane sempre disponibile in nove lingue: italiano, francese, inglese, tedesco, portoghese, spagnolo, arabo, cinese e latino. “È un cantiere ancora in corso”, avverte tuttavia l’Ufficio stampa della Santa Sede, interrogato da diversi media tra cui I.MEDIA. Alcune pagine conservano ancora il vecchio look pergamena, e alcune immagini impiegano il loro tempo per essere visualizzate, compresa quella del papa. Anche la struttura interna del sito dovrebbe essere rinnovata a breve.
Una suora all’origine del primo sito
All’origine della presenza del Vaticano su Internet c’è una religiosa francescana: suor Judith Zoebelein. Nel 1991, questa americana viene chiamata in Vaticano per occuparsi dell’installazione dei primi computer del micro-Stato, su richiesta del cardinale Rosalio Castillo Lara, allora presidente dell’Amministrazione del patrimonio della Sede apostolica (APSA). Diventa in seguito uno dei principali attori della modernizzazione digitale della Santa Sede, mentre Internet inizia a democratizzarsi.
È Joaquín Navarro-Valls, direttore dell’Ufficio stampa della Santa Sede, che propone di lanciare un sito per il Vaticano. L’idea viene presentata a Giovanni Paolo II, che la accetta immediatamente. Vatican.va, la prima pagina del sito, viene lanciata il giorno di Natale 1995. Per anni, suor Judith Zoebelein, assistita solo da un tecnico incaricato dei server, svilupperà l’interfaccia e ne generalizzerà l’uso in Vaticano. È lei che aveva scelto il famoso fondo “pergamena” del sito, ancora in uso sotto il pontificato di Francesco. Aveva confidato di aver optato per questo motivo atipico per rappresentare i “2000 anni di storia della Chiesa”. (Aleteia.fr).