A poca distanza da Mondovì, sorge il Santuario di Vicoforte, un vero gioiello architettonico che incanta i visitatori con la sua maestosa e straordinaria bellezza.
Questo luogo sacro, carico di storia e spiritualità, sorprende e lascia davvero senza fiato tutti coloro che decidono di visitarlo per l’incredibile quantità di statue e affreschi che ricoprono interamente l’interno della chiesa, ma soprattutto per la sua gigantesca cupola, la più grande al mondo di forma ellittica.
Un esempio d’architettura davvero ineguagliabile, che fa parte di un più ampio complesso monumentale, in cui rientrano anche una serie di palazzi porticati, dove si possono trovare negozi, strutture alberghiere, bar e ristoranti, e un ex-monastero cistercense, attualmente utilizzato per offrire ospitalità ai pellegrini.
Il santuario
Il Santuario Regina Montis Regalis è dedicato alla Natività di Maria e si trova nel territorio del Comune di Vicoforte, a circa sei chilometri da Mondovì.
L’immagine venerata nel Santuario di Vicoforte venne dipinta verso la fine del Quattrocento su un pilone di mattoni, che si trovava nel fondovalle di Vico. La zona era molto boscosa e utilizzata dagli abitanti delle zone circostanti per approvvigionarsi di acqua, legname e argilla, utilizzata per realizzare mattoni.
La tradizione vuole che fu proprio un fornaciaio a costruire il primo pilone e a far dipingere l’immagine della Vergine, probabilmente per propiziare il suo lavoro. Dopo essere stato a lungo dimenticato e ricoperto dai rovi, nel 1592, la sacra immagine venne riscoperta da un cacciatore che l’aveva colpita involontariamente con un proiettile.
Il proiettile
Questo evento, che aveva lasciato un segno indelebile sull’affresco ancora oggi visibile tra la mano sinistra della Madonna e il piede del Bambino, risvegliò l’interesse della comunità locale e del diacono Cesare Trombetta, che iniziò a ripulire l’area e ad attribuire all’immagine proprietà taumaturgiche, tra cui guarigioni miracolose e prodigi.
La popolarità degli eventi miracolosi crebbe velocemente, per cui venne edificata una prima cappella, che però risultò subito troppo piccola per accogliere tutti i fedeli, tanto da essere abbattuta nel 1794 per far posto a un enorme cantiere, promosso dal Duca Carlo Emanuele I di Savoia.
Il progetto del nuovo Santuario di Vicoforte venne affidato agli architetti di corte Ercole Negri di Sanfront e Ascanio Vittozzi. L’idea era di creare un Santuario che potesse accogliere una grande moltitudine di pellegrini, ma che diventasse anche un luogo di sepoltura per i membri della famiglia ducale.
Con la morte dell’architetto Vittozzi e del Duca, la costruzione del Santuario si arrestò, lasciando l’edificio scoperto per lungo tempo, nonostante la devozione per la Madonnacontinuasse a interessare migliaia di fedeli ogni anno.
I lavori
I lavori ripresero verso la fine del Seicento, quando la Madonna del Santuario di Vicoforte venne incoronata per ringraziarla della fine della Guerra del Sale, ma senza l’appoggio dei Savoia, che nel frattempo erano impegnati nella promozione del cantiere della Basilica di Superga.
L’architetto e ingegnere monregalese Francesco Gallo, incoraggiato da Filippo Juvarra, assunse la direzione del cantiere nel 1728 e, in poco tempo, riuscì a terminare la maestosa cupola ellittica, alta 74 metri e lunga 37,15 metri sull’asse maggiore e 24,80 metri sull’asse minore. Per non mettere in pericolo la vita degli operai in caso di crollo, fu lo stesso architetto a disarmare l’impalcatura della cupola, che rimase incredibilmente in piedi.
Successivamente, il Vittozzi si occupò anche dei lavori di costruzione dei campanili e del collegamento con il vicino monastero cistercense, che furono terminati nel 1830.
La decorazione degli oltre 6.000 metri quadrati di superficie interna del Santuario fu invece completata tra il 1746 e il 1748 dagli artisti Mattia Bortoloni e Felice Biella, mentre nel 1881 venne inaugurata la tranvia Mondovì-San Michele, che consentiva ai pellegrini di raggiungere facilmente il Santuario dal centro della città.
Nel 1880, il Santuario di Vicoforte venne dichiarato Monumento Nazionale e iniziarono altre opere di sistemazione, tra cui la costruzione delle cuspidi, abbattute nel 1906 per questioni di stabilità.
Dal 2017, le salme di Elena del Montenegro, seconda regina d’Italia, e del suo consortere Vittorio Emanuele III riposano insieme nel Santuario di Vicoforte, dopo essere state rispettivamente traslate da Montpellier e da Alessandria d’Egitto.
Salire sulla cupola del Santuario di Vicoforte: un’esperienza indimenticabile
Chiunque decida di visitare il Santuario di Vicoforte si troverà di fronte a una esperienza coinvolgente, unica e sicuramente indimenticabile. Oltre ad ammirare l’imponente facciata barocca, l’interno è permeato da un’atmosfera di profonda spiritualità e devozione, con i suoi altari riccamente decorati, le sue pareti affrescate e le moltissime opere d’arte sacra che trasformano la visita in un vero viaggio nel tempo e nell’arte barocca.
Naturalmente, il vero punto forte del Santuario di Vicoforte è la salita alla sua immensa cupola ellittica. Passando attraverso una suggestiva scala e una serie di cunicoli, i visitatori possono raggiungere il punto più alto del Santuario e godere di una vista mozzafiato sugli affreschi e sulla chiesa, ammirandoli da un punto di vista veramente spettacolare.
L’esperienza di trovarsi quasi sospesi all’interno della cupola ellittica più grande del mondo, circondati dalla sua grandezza e da una luce incredibilmente suggestiva, è senza dubbio indimenticabile e offre un’opportunità unica per contemplare la bellezza dell’architettura barocca in ogni minimo dettaglio, spesso invisibile da terra.