San Martino di Tours è uno dei santi cristiani più noti e riconoscibili e viene venerato dal quarto secolo. Era il vescovo di Tours, e il suo santuario in Gallia/Francia era la meta di un pellegrinaggio importante nell’alto medioevo quanto quello a Roma, prima di diventare un famoso punto di sosta per i pellegrini diretti verso Compostela. Per tutta la sua vita il santo ha sempre viaggiato in Europa, lasciando un’impronta significativa nella nostra memoria collettiva.
La vita
La vita di San Martino (l’antica Sabaria ora Szombathely, Ungheria, 316-317 – Candes, Indre-et-Loire, Francia, 8 novembre 397) è stata raccontata e commentata da numerosi autori e raccolta in altrettanti volumi (tra i quali citiamo un’altra edizione della Congrega del Tabàro “Vita di San Martino”) che hanno contribuito a diffondere la sua devozione tra i credenti
L’itinerario di San Martino di Tours collega varie città europee importanti per la vita di San Martino e altre caratterizzate dal patrimonio architettonico legato al suo culto, con migliaia di monumenti dedicati al santo, ivi comprese quattordici cattedrali! Questi siti vantano anche un patrimonio immateriale che sopravvive sotto forma di leggende, tradizioni e folklore.
L’Italia
Una caratteristica peculiare della Via di San Martino è la sua «ramificazione», condizione posta fin dal riconoscimento europeo, al fine di favorire una maggiore integrazione tra le popolazioni. Inizialmente il percorso si snodava dall’Ungheria per raggiungere Candes-Saint Martin in Francia (luogo della morte nei pressi di Tours, diventato uno dei primi luoghi di pellegrinaggio della cristianità) attraverso la Slovenia, l’Italia (Venezia, Padova, Vicenza, Verona, Brescia, Pavia, Aosta). Il che significa a est percorrere in parte la strada romana Postumia, che arrivava al porto di Aquileia, luoghi che in questi anni ricordano il triste anniversario della Grande Guerra o il 70° della fine dell’ultimo Conflitto mondiale.
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