Esserci, per dare voce agli oppressi. Esserci, per raccontare la fede resistente di uomini e donne che convivono con il suono lacerante delle sirene antimissile e la devastazione di quartieri sventrati. In Ucraina tutto è bersaglio di una guerra che quotidianamente colpisce i civili.
Il libro
“Volti e voci della resistenza ucraina”, Nuovaera edizioni (copie prenotabili scrivendo a info@frontieredipace@gmail.com) è il libro originato dalle 26 missioni umanitarie di Frontiere di Pace, gruppo di volontari che ha base nella parrocchia di S. Maria Assunta a Maccio (Como). Un libro che dà voce proprio ai civili incontrati, alle storie raccolte sul campo. Scritto da Giambattista Mosa, architetto, e Nicola Gini, giornalista, prova a tessere una trama di emozioni. C’è abbondanza di testimonianze nella sequenza dei viaggi in Ucraina: da Lviv, con il seminario greco-cattolico dello Spirito Santo sempre accogliente e la guida preziosa del rettore, padre Ihor Boyko, alle martoriate terre nelle oblast di Kharkiv, Kherson e Donetsk. Dalle città ai più remoti villaggi, a 3.000 chilometri di distanza da Maccio.
Sempre andando tra la gente, guidando furgoni e pulmini, dormendo in scantinati e palazzi precari e nelle case di chi, nella privazione, accoglie i volontari con clamorosa generosità. Il primo viaggio nel marzo 2022, dopo l’invasione su larga scala dell’esercito russo. Tre furgoni carichi di cibo e medicinali, destinazione Medyka, in Polonia, poi la frontiera con l’Ucraina, l’impatto sconvolgente con migliaia di donne e bambini in fuga dalle bombe. Le prime missioni hanno generato una sorprendente rete solidale.
Immediatamente le porte si sono spalancate a volontari di varie parrocchie della provincia lariana e, più in generale, al sostegno proveniente da più zone d’Italia. Così è stato possibile organizzare 26 missioni umanitarie, finanziare progetti di ricostruzione e assistenza (biblioteca comunale, ospedale e cappellina greco-cattolica a Izjum, rifacimento del tetto di una casa bombardata a Kharkiv, fornitura di apparecchiature sanitarie a Druzkhivka, sostegno a scuole e parrocchie a Bedzruki e Zolochiv, solo per citare alcuni degli impegni presi e mantenuti). Circa 150 tonnellate di aiuti umanitari sono stati consegnati.
Perché leggere questo libro
Perché leggere questo libro? Perché aiuterà le missioni umanitarie di Frontiere di Pace: i proventi della pubblicazione, infatti, andranno a sostegno della popolazione ucraina. Perché dimostra che chiunque – ogni persona, gruppo, comunità – può entrare nella storia, anche quella grande e gestita dai potenti, e fare il bene. Perché non siamo condannati alla passività, alla paura e all’indifferenza.