Il presidente della Repubblica si e’ recato alla chiesa di San Nicola di Bari dove don Peppe Diana era parroco ed e’ stato ucciso, prima si era recato in visita privata alla tomba del sacerdote. Ad attenderlo anche il vescovo di Aversa, Angelo Spinillo e don Franco Picone che e’ stato il successore di don Diana. Davanti alla parrocchia si sono radunate tantissime persone, tra cui molti bambini che stanno cantando l’inno di Italia. Don Peppino fu ucciso nella sagrestia della parrocchia il 19 marzo del 1994, nel giorno del suo onomastico. Il presidente della Repubblica si e’ intrattenuto per un momento di raccoglimento nella sagrestia dove fu ucciso don Peppe Diana. Mattarella ha percorso, poi, parte della piazza a piedi, applaudito dai cittadini.
Il discorso a Casal di Principe
“Care ragazze e cari ragazzi, Maria e Fabrizio hanno parlato dei preconcetti, dei pregiudizi che registrano sovente. Vi comprendo bene: anche la mia città ne ha subiti. Ma voi dovete essere fieri di essere nati in questa terra, che ha saputo compiere questa vera, grande, rinascita. Dovete avvertire l’orgoglio di essere concittadini di don Diana. Dovete rifiutare, fin dai banchi di scuola, la sopraffazione, la violenza, la prepotenza, il bullismo, che sono un brodo di coltura della mentalità mafiosa. Ricordate sempre che siete la generazione della speranza, quella a cui don Diana ha passato idealmente il testimone della legalità”. Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo a Casal di Principe, nell’anniversario dell’uccisione di don Giuseppe Diana, alla celebrazione della Giornata in memoria delle vittime di mafia.
Il ricordo di Caponnetto
“Un grande magistrato, conoscitore dell’organizzazione mafiosa
Antonino Caponnetto, soleva ripetere -ha ricordato il Capo dello Stato- che ‘i mafiosi temono di più la scuola che i giudici, perché l’istruzione taglia l’erba sotto i piedi della cultura mafiosa’”. In questa scuola, con i vostri docenti, state ponendo le basi per un futuro migliore, per il vostro territorio e per la vita delle vostre comunità. Sono venuto a portarvi l’apprezzamento e l’incoraggiamento della Repubblica. L’Italia guarda a voi con attenzione, solidarietà, simpatia, fiducia. Auguri!” Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo a Casal di Principe, nell’anniversario dell’uccisione di don Giuseppe Diana, alla celebrazione della Giornata in memoria delle vittime di mafia, parlando all’Istituto tecnico ‘Guido Carli’.
La presenza accanto ai cittadini
“Tutte le amministrazioni pubbliche devono far sentire con efficacia la loro presenza accanto ai cittadini. Insieme a tutte le espressioni della società civile. La politica sia autorevole nel dare risposte alle emergenze e ai problemi socio-economici dei territori. L’amministrazione sia efficiente, rapida nelle soluzioni e trasparente. Le istituzioni sono chiamate ad abbattere le barriere che impediscono ai giovani di realizzare i propri sogni nel territorio in cui hanno le loro radici” ha detto, infine, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.