Nell’Alta Val Susa, presso Exilles, le truppe francesi si scontrano con le milizie del duca Lodovico di Savoia. I soldati decidono di saccheggiare il paese: un soldato, entrato in chiesa, forza il tabernacolo e ruba l’ostensorio con l’Ostia consacrata, poi carica su un mulo la refurtiva e scappa verso Torino.
Il miracolo
Nei giorni seguenti arriva in città, ma passando davanti alla chiesa di San Silvestro (ora dello Spirito Santo), il mulo inciampa e cade esattamente dove oggi sorge la chiesa del Corpus Domini. Tutta la refurtiva cade, ma l’ostensorio con l’Ostia consacrata si eleva verso il cielo, tra lo stupore della gente. Un sacerdote avvisa il Vescovo che subito accorre accompagnato da un corteo di popolo e di clero, e, prostratosi in adorazione, prega con le parole dei discepoli di Emmaus: “Resta con noi, Signore”. Così l’ostia si deposita nel calice sorretto dal Vescovo ed è portata trionfalmente nel Duomo.
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