Una preghiera per Giulia Tramontano, la donna incinta di 7 mesi uccisa dal suo compagno Alessandro Impagnatiello, oggi è stata detta in tutte le messe della domenica che si sono celebrate sia a Senago, la cittadina del Milanese dove la coppia viveva, sia a Sant’Antimo, nel Napoletano, paese di origine della giovane donna.
Le invocazioni dei fedeli
“Cercavi amore e hai trovato violenza e morte”, così è risuonato, nelle invocazioni dei fedeli, il nome di Giulia, tra le navate della chiesa di Santa Maria Nascente a Senago, dove il bimbo che aspettava, Thiago, sarebbe stato battezzato. “C’erano già stati i primi contatti con Giulia come accade con tutti i futuri genitori per iniziare il cammino verso il sacramento – ha raccontato commosso il diacono Francesco Buono, al quale la parrocchia ha affidato i battesimi della comunità – Penso alla gioia con cui avrei battezzato quel bambino e ho tanto desiderato di poterlo fare nei giorni in cui Giulia era sparita e noi tutti si sperava e pregava di ritrovarla viva”.
La messa a Sant’Antimo
A Sant’Antimo il parroco Don Salvatore Coviello ha fatto leggere una preghiera dedicata a quelle che, è stato sottolineato, sono le due vittime dell’assassino di Senago, annunciando una fiaccolata per l’8 giugno, presente anche il vescovo di Acerra. Promossa dall’Amministrazione, la fiaccolata sarà un modo, ha ribadito il sindaco Massimo Buonanno, “per stringersi intorno alla famiglia e diffondere una cultura della prevenzione del fenomeno della violenza di genere”.
Gli abitanti di Senago
Ma anche gli abitanti di Senago, e pure di tanti Comuni vicini, continuano a manifestare la loro vicinanza ai Tramontano, che nelle prossime ore potrebbero ripartire per il loro paese. La distesa di fiori, palloncini, peluche, lettere, perfino uno striscione, davanti ai box, dietro ai quali è stato trovato il corpo della 29/enne, ha invaso quasi la strada. Anche la panchina rossa contro la violenza sulle donne, in piazza della Repubblica, è diventata un santuario, sommersa da rose, margherite, e tanti biglietti.
Un omaggio che ha commosso la famiglia. Stamattina la mamma di Giulia, Lorenza, ha telefonato alla sindaca di Senago, Magda Beretta, chiedendole di far giungere alla cittadinanza il ringraziamento ‘per tutti questi gesti che sono arrivati dritti al loro cuore’. Sui social la sindaca a sua volta ha voluto ringraziare ‘la famiglia di Giulia e Thiago, perché in questa orribile vicenda ci avete fatto sentire tutti chi figli, fratelli, sorelle, madri, padri o amici parte del vostro dolore e del vostro profondo amore”. In risposta a questo post, decine di commenti dei cittadini, da molti dei quali sta arrivando la proposta di intitolare a Giulia e al suo bimbo, una via, un giardino o un parco giochi. Non manca comunque qualche parola di comprensione anche verso la famiglia di Alessandro Impagnatiello, l’omicida barman trentenne. “Ma parlare di perdono è troppo prematuro in questo momento – ha detto il parroco di Senago, Don Saverio Grimoldi – Vedremo quale cammino lui farà in carcere, il perdono è anche frutto di un cammino lungo, di conversione, tutto questo richiede tempo quindi penso che di perdono se ne parlerà molto in avanti”.