”La Chiesa – e ogni suo membro – non vive ”di rendita”, e tanto meno di un patrimonio archeologico, per quanto prezioso e nobile”. Lo sottolinea il Papa ai nuovi cardinali in occasione del Concistoro nel corso del quale consegna la berretta rossa a ventuno nuovi cardinali. Alle neo porpore il Papa, a braccio, raccomanda: ”Evangelizzatori, evangelizzati, non funzionari”.
La cerimonia
”Voi neo- Cardinali siete venuti da diverse parti del mondo e lo stesso Spirito che fecondò l’evangelizzazione dei vostri popoli, ora rinnova in voi la vostra vocazione e missione nella Chiesa e per la Chiesa. Da questa riflessione, ricavata da una ‘sorpresa’ feconda, vorrei trarre semplicemente una conseguenza per voi, fratelli Cardinali, e per il vostro Collegio. E vorrei esprimerla con un’immagine, quella dell’orchestra: il Collegio Cardinalizio – esorta Francesco – è chiamato ad assomigliare a un’orchestra sinfonica, che rappresenta la sinfonicità e la sinodalità della Chiesa. Dico anche la ”sinodalità”, non solo perché siamo alla vigilia della prima Assemblea del Sinodo che ha proprio questo tema, ma perché mi pare che la metafora dell’orchestra possa illuminare bene il carattere sinodale della Chiesa”.
La sinfonia
Una sinfonia vive della sapiente composizione dei timbri dei diversi strumenti: ognuno dà il suo apporto, a volte da solo, a volte unito a qualcun altro, a volte con tutto l’insieme. La diversità è necessaria, è indispensabile. Ma ogni suono – ammonisce il Papa– deve concorrere al disegno comune. E per questo è fondamentale l’ascolto reciproco: ogni musicista deve ascoltare gli altri. Se uno ascoltasse solo sé stesso, per quanto sublime possa essere il suo suono, non gioverà alla sinfonia; e lo stesso avverrebbe se una sezione dell’orchestra non ascoltasse le altre, ma suonasse come se fosse da sola, come se fosse il tutto. E il direttore dell’orchestra è al servizio di questa specie di miracolo che ogni volta è l’esecuzione di una sinfonia. Egli deve ascoltare più di tutti gli altri, e nello stesso tempo il suo compito è aiutare ciascuno e tutta l’orchestra a sviluppare al massimo la fedeltà creativa, fedeltà all’opera che si sta eseguendo, ma creativa, capace di dare un’anima a quello spartito, di farlo risuonare nel qui e ora in maniera unica”. Quindi l’esortazione finale: ”Ci fa bene rispecchiarci nell’immagine dell’orchestra, per imparare sempre meglio ad essere Chiesa sinfonica e sinodale. La propongo in particolare a voi, membri del Collegio Cardinalizio, nella consolante fiducia che abbiamo come maestro lo Spirito Santo: maestro interiore di ognuno e maestro del camminare insieme. Lui crea la varietà e l’unità, Lui è la stessa armonia”.
I nuovi cardinali
I nuovi 21 cardinali sono: Robert Francis Prevost, Prefetto del Dicastero per i Vescovi; Claudio Gugerotti, Prefetto del Dicastero per le Chiese Orientali; Víctor Manuel Fernández, Prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede; Emil Paul Tscherrig, Nunzio Apostolico; Christophe Louis Yves Georges Pierre, Nunzio Apostolico; Pierbattista Pizzaballa, Patriarca Latino di Gerusalemme; Stephen Brislin Arcivescovo di Città del Capo (Kaapstad); Ángel Sixto Rossi Arcivescovo di Córdoba (Argentina); Luis José Rueda Aparicio Arcivescovo di Bogotá; Grzegorz Ryś, Arcivescovo di Łódź; Stephen Ameyu Martin Mulla, Arcivescovo di Juba; José Cobo Cano, Arcivescovo di Madrid; Protase Rugambwa, Arcivescovo coadiutore di Tabora; Sebastian Francis, Vescovo di Penang; Stephen Chow Sau-yan, Vescovo di Hong Kong; François-Xavier Bustillo., Vescovo di Ajaccio; Américo Manuel Alves Aguiar, Vescovo ausiliare di Lisbona; Ángel Fernández Artime, Rettor Maggiore dei Salesiani; Agostino Marchetto, Nunzio Apostolico; Diego Rafael Padrón Sánchez, Arcivescovo emerito di Cumana’; Luis Pascual Dri, Confessore nel Santuario di Nostra Signora di Pompei, Buenos Aires.