Papa Francesco “apprezza e condivide la finalità del prossimo Meeting, perché puntare all’essenziale ci aiuta a prendere in mano la nostra vita e a farne uno strumento di amore, di misericordia e di compassione, diventando segno di benedizione per il prossimo”. E’ quanto si legge nel messaggio che Bergoglio ha inviato al vescovo di Rimini, monsignor Nicolò Anselmi, tramite il segretario di Stato Pietro Parolin, in occasione della 45.ma edizione del Meeting per l’amicizia tra i popoli, in programma a Rimini dal 20 al 25 agosto 2024, sul tema ‘Se non siamo alla ricerca dell’essenziale, allora cosa cerchiamo?’ “Di fronte alla tentazione dello scoraggiamento, alla complessità della crisi attuale e, in particolare, alla sfida di una pace che sembra impossibile”, Bergoglio esorta tutti “a diventare protagonisti responsabili del cambiamento, collaborando attivamente alla missione della Chiesa, per dare vita insieme a luoghi in cui la presenza di Cristo si possa vedere e toccare. Questo corale impegno può generare un mondo nuovo, dove finalmente a trionfare sia l’Amore che in Cristo si è manifestato a noi, e l’intero pianeta diventi tempio di fraternità”.
Le parole di Papa Francesco
Se la nostra epoca “è segnata da problematiche varie e notevoli sfide, dinanzi alle quali riscontriamo talvolta un senso di impotenza, un atteggiamento rinunciatario e passivo che possono condurre a ‘trascinare la vita’ e a lasciarsi travolgere dallo stordimento dell’effimero, fino a perdere il significato dell’esistenza”, allora è quanto mai “pertinente la scelta di mettersi sulle tracce di ciò che è essenziale”, dice Papa Francesco. E’, infatti, “imprescindibile fermarsi e chiedersi: c’è qualcosa per cui vale la pena vivere e sperare?” mentre nel mondo “soffiano i gelidi venti della guerra, aggiungendosi a ricorrenti fenomeni di ingiustizia, violenza e disuguaglianza, nonché alla grave emergenza climatica e ad una mutazione antropologica senza precedenti”. La risposta di Bergoglio, il suo costante invito, è “farsi mendicanti dell’essenziale, di ciò che dà senso alla nostra vita, anzitutto spogliandoci di ciò che appesantisce il quotidiano”. Papa Francesco auspica quindi che il ricco programma del Meeting, “nella molteplicità delle proposte e dei linguaggi, possa suscitare in molti il desiderio di farsi cercatori dell’essenziale e far fiorire nei cuori la passione per l’annuncio del Vangelo, fonte di liberazione da ogni schiavitù e forza che risana e trasforma l’umanità”. A tutti, organizzatori, volontari e partecipanti Bergoglio invia la sua benedizione.