“Per conoscere il Signore non basta sapere qualcosa di Lui, ma occorre mettersi alla sua sequela, lasciarsi toccare e cambiare dal suo Vangelo”. Lo ha detto Papa Francesco all’Angelus, commentando il Vangelo del giorno. “Si tratta cioè – ha spiegato – di avere con Lui una relazione, un incontro che cambia la vita: cambia il modo di essere, cambia il modo di pensare, le relazioni che hai con i fratelli, la disponibilità ad accogliere e a perdonare, le scelte che fai nella vita. Tutto cambia se davvero hai conosciuto Gesù!”.
Le parole di Papa Francesco
“Fratelli e sorelle, il teologo e pastore luterano Bonhoeffer, vittima del nazismo – ha continuato il Pontefice -, ha scritto così: ‘Il problema che non mi lascia mai tranquillo è quello di sapere che cosa sia veramente per noi oggi il cristianesimo o anche chi sia Cristo'”. “Purtroppo – ha commentato il Papa -, tanti non si pongono più questa domanda e restano ‘tranquilli’ anche lontano da Dio”. “È importante invece chiederci – ha quindi aggiunto -: io mi lascio scomodare, mi domando chi è Gesù per me e che posto occupa nella mia vita?”.
Dopo aver recitato l’Angelus, il Papa ha espresso vicinanza al Vietnam e al Myanmar le cui popolazioni soffrono per le inondazioni. “Dio sostenga quanti hanno perso i loro cari e la loro casa e benedica quanti stanno portando aiuto”. Il Pontefice ha poi ricordato i malati di sclerosi laterale amiotrofica (oggi è la giornata mondiale), assicurando per loro il ricordo nella preghiera.“Non dimentichiamo – ha concluso – le guerre: Ucraina, Myanmar, Medio Oriente. Quante vittime innocenti, penso alle mamme che hanno perso filgi in guerra, penso agli ostaggi a Gaza. Avevo incontrato la mamma di uno di loro e l’accompagno in questo momento e sono vicino a tutti le famiglie degli ostaggi. Cessi l’odio, continuino i negoziati e si trovino soluzioni di pace”.
Foto: Vatican Media