“Cari fratelli e sorelle, buona domenica! Oggi il Vangelo parlandoci di Gesù, ci dice che ‘la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta’. Ci ricorda, cioè, quanto è potente l’amore di Dio, che non si lascia vincere da nulla e che, al di là di ostacoli e rifiuti, continua a risplendere e a illuminare il nostro cammino. Lo vediamo nel Natale, quando il Figlio di Dio, fattosi uomo, supera tanti muri e tante divisioni”. Lo ha detto Papa Francesco all’Angelus di oggi in una giornata piovosa. “Affronta la chiusura di mente e di cuore dei ‘grandi’ del suo tempo, preoccupati più di difendere il potere che di cercare il Signore, ha continuato il Pontefice. Condivide la vita umile di Maria e Giuseppe, che lo accolgono e crescono con amore, ma con le possibilità limitate e i disagi di chi non ha mezzi. Si offre, fragile e indifeso, all’incontro con i pastori, uomini dal cuore segnato dalle asprezze della vita e dal disprezzo della società; e poi con i Magi, che spinti dal desiderio di conoscerlo affrontano un lungo viaggio e lo trovano in una casa di gente comune, in grande povertà”. “Di fronte a queste, e a tante altre sfide, Dio non si ferma mai: trova mille modi per arrivare a tutti e a ciascuno di noi, là dove ci troviamo, senza calcoli e senza condizioni, aprendo anche nelle notti più oscure dell’umanità finestre di luce che il buio non può coprire”.
“È una realtà che ci consola e che ci dà coraggio – ha detto ancora il Papa – specialmente in un tempo come il nostro, dove c’è tanto bisogno di luce, di speranza e di pace, dove gli uomini a volte creano situazioni così complicate, che sembra impossibile uscirne. Oggi la Parola di Dio ci dice che non è così: anzi, ci chiama a imitare il Dio dell’amore, aprendo spiragli di luce dovunque possiamo, con chiunque incontriamo, in ogni contesto: familiare, sociale, internazionale. Ci invita a non aver paura di fare il primo passo, spalancando finestre luminose di vicinanza a chi soffre, di perdono, di compassione e di riconciliazione, per rendere il cammino più chiaro, sicuro e possibile per tutti”.
“E questo invito risuona in modo particolare nell’Anno giubilare da poco iniziato, sollecitandoci ad essere messaggeri di speranza con semplici ma concreti ‘sì’ alla vita, con scelte che portano vita. Facciamolo, tutti: è questa la via della salvezza! – conclude il pontefice – E allora, all’inizio di un nuovo anno, possiamo chiederci: in che modo posso aprire una finestra di luce nel mio ambiente e nelle mie relazioni? Dove posso essere uno spiraglio che lascia passare l’amore di Dio? Maria, stella che guida a Gesù, ci aiuti ad essere per tutti testimoni luminosi dell’amore del Padre”.
Subito dopo la preghiera il Papa è passato ai consueti saluti, i vari giovani e i gruppi presenti. Sono tanti nonostante la pioggia fitta fitta di questa domenica a Roma. “Continuiamo a pregare per la pace…la comunità internazionale agisca con fermezza perchè sia rispettato il diritto umanitario, basta colpire scuole, ospedali, civile, la guerra sempre è una sconfitta”, ha concluso il Santo Padre dando appuntamento a domani.
Foto: Vatican Media