Papa Francesco lancia di nuovo un messaggio contro il ricorso a maghi o fattucchiere. “‘Non temere’ è quanto dice il Signore a Maria – ha detto il Santo Padre durante l’Udienza Generale che si è tenuta in sala Nervi – ed è la rassicurazione che rivolge a tutti i suoi servi ai quali affida missioni importanti. ‘Non temere’ dice Dio ad Abramo, a Isacco, a Mosè, nella storia. E lo dice anche a noi”. “‘Ma padre, io ho paura, vado dalla strega, mi faccio leggere le mani'”, ha detto. “Ma per favore! ‘Non temere’ è quello che il Signore dice a noi”.
“Le parole che l’angelo rivolge a Maria sono rivolte anche a ciascuno di noi: ‘non temere’! Perciò non temiamo: Dio è accanto a noi e sempre ci accompagna, sempre. Non dimentichiamolo: non siamo mai soli!”, ha detto ancora Papa Francesco.
“Questa maternità scuote Maria sin dalle fondamenta. E da donna intelligente qual è, capace cioè di leggere dentro gli avvenimenti , ella cerca di comprendere, di discernere ciò che le sta capitando. E Maria si accende di fiducia: è una lampada a molte luci. Maria accoglie il Verbo nella propria carne e si lancia così nella missione più grande che sia stata mai affidata a una creatura umana. Si mette al servizio, è piena di tutto…”, dice il Papa.
“In questi giorni si conclude la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. Questa unità non è il frutto dei nostri sforzi – ha detto il Papa – ma un dono che dobbiamo chiedere al Padre, perché il mondo creda nel suo Figlio unigenito, Cristo Salvatore”.
“In questi giorni esprimete una particolare gratitudine alle vostre nonne e ai vostri nonni celebrando la loro festa. Sia un’occasione per costruire e rafforzare una nuova alleanza tra generazioni”, ha detto ancora il Papa. “Per favore, ricordate anche nelle vostre preghiere le persone anziane dell’Ucraina che stanno vivendo la tragedia della guerra”, ha aggiunto.
”Non temiamo: Dio è accanto a noi e sempre ci accompagna. Non dimentichiamolo: non siamo mai soli!”, ha detto il Papa.
“Non dimentichiamo la martoriata Ucraina, non dimentichiamo la Palestina, Israele, il Myanmar. Preghiamo per la pace. La guerra sempre è una sconfitta”, ha ricordato ancora il Pontefice. Poi ha continuato: “Ieri ho chiamato, lo faccio tutti i giorni, la parrocchia di Gaza. Erano contenti. Lì dento ci sono 600 persone, parrocchia e collegio. E mi hanno detto, ‘oggi abbiamo mangiate lenticchie con pollo’, una cosa che di questi tempi non erano abituati a fare soltanto, qualche verdura, qualcosa. Erano contenti”.
“Preghiamo per Gaza, per la pace lì e per tante altre parti del mondo – ha concluso il Papa. La guerra sempre è una sconfitta, non dimenticatevi. La guerra è una sconfitta. E chi guadagna con le guerre? I fabbricanti delle armi. Per favore, preghiamo per la pace”.
Foto: Vatican Media