“Prima di iniziare questa catechesi vorrei che ci unissimo a quanti, qui accanto, stanno rendendo omaggio a Benedetto XVI e rivolgere il mio pensiero a lui, che e’ stato un grande maestro di catechesi. Il suo pensiero acuto e garbato non e’ stato autoreferenziale, ma ecclesiale, perche’ sempre ha voluto accompagnarci all’incontro con Gesu’. Gesu’, il Crocifisso risorto, il Vivente e il Signore, e’ stata la meta a cui Papa Benedetto ci ha condotto, prendendoci per mano. Ci aiuti a riscoprire in Cristo la gioia di credere e la speranza di vivere”. Lo ha detto Papa Francesco prima di cominciare l’udienza generale.
La fragilità ci rende umani
Il Papa nell’udienza generale ha proseguito e concluso il ciclo di catechesi sul discernimento e ha sottolineato l’importanza di essere accompagnati nel cammino di fede. “Guai alle persone che non si sentono fragili, sono dure, dittatoriali”, “la fragilita’ ci rende umani”, ha sottolineato il Pontefice. Il Papa ha aggiunto: “Non a caso, la prima delle tre tentazioni di Gesu’ nel deserto, quella legata alla fame, cerca di rubarci la fragilita’, presentandocela come un male di cui sbarazzarsi, un impedimento a essere come Dio. E invece e’ il nostro tesoro piu’ prezioso: infatti Dio, per renderci simili a Lui, ha voluto condividere fino in fondo proprio la nostra fragilita’”.
Il Papa cita ancora Benedetto XVI
Il Papa, nell’udienza generale, ha citato nuovamente Joseph Ratzinger nei saluti ai pellegrini di lingua tedesca. “Con le parole del nostro caro defunto Benedetto XVI voglio ricordarvi: ‘Chi crede non e’ mai solo!’. Chi ha Dio come Padre ha molti fratelli e sorelle. In questi giorni sperimentiamo in modo particolare quanto questa comunita’ di fede sia universale e che non finisce neanche con la morte”, ha detto Bergoglio.
La preghiera per l’Ucraina
“Esorto tutti a perseverare nella vicinanza affettuosa e solidale con il martoriato popolo ucraino che tanto soffre, e continua a soffrire, invocando per esso il dono della pace. Non stanchiamoci di pregare. Il popolo ucraino soffre, i bambini ucraini soffrono, preghiamo per loro”. Ha detto Papa Francesco al termine dell’udienza generale.
Il coro al termine dell’Udienza
“Benedetto, Benedetto”, e’ il coro che si alza al termine dell’udienza di Papa Francesco nell’Aula Paolo VI. E’ intervallato da un battere di mani a ritmo. Si sentono prima due voci, poi si uniscono altre per omaggiare il pontefice emerito morto il 31 dicembre. Quello che avvolge l’incontro con i fedeli del mercoledi’, nell’ultimo giorno di esposizione della salma di Joseph Ratzinger nella basilica di San Pietro, e’ un clima di festa e di normalita’. Con bambini, applausi, sorrisi e urla gioiose per salutare PapaFrancesco che al termine dell’udienza si allontana con la sedia a rotelle, dopo la benedizione.