”Chiediamo al Signore la grazia di ascoltare più di quanto parliamo, di sognare i sogni di Dio e di accogliere con responsabilità il Cristo che, dal momento del battesimo, vive e cresce nella nostra vita”. Lo ha detto Papa Francesco durante l’udienza generale che oggi si è svolta in Aula Paolo VI. Il Pontefice ha ripreso il nuovo ciclo di catechesi che si svolgerà lungo l’intero Anno Giubilare, ”Gesù Cristo nostra speranza”. Il Pontefice ha incentrato la sua meditazione sul tema ‘Lo chiamerai Gesù’ . L’annuncio a Giuseppe.
”Giuseppe -dice il Papa – entra in scena nel Vangelo di Matteo come il fidanzato di Maria. Per gli ebrei il fidanzamento era un vero e proprio legame giuridico, che preparava a ciò che sarebbe accaduto circa un anno dopo, cioè la celebrazione del matrimonio.È proprio in questo lasso di tempo che Giuseppe scopre la gravidanza di Maria e il suo amore viene messo duramente alla prova.
Di fronte a una situazione simile, che avrebbe comportato la rottura del fidanzamento, la Legge suggeriva due soluzioni possibili: o un atto giuridico di carattere pubblico, come la convocazione della donna in tribunale, oppure un’azione privata come quella della consegna alla donna di una lettera di ripudio”. Giuseppe, dice il Pontefice, ”sceglie di separarsi da Maria senza clamori, privatamente. Questa sua saggezza gli permette di non sbagliarsi e di rendersi aperto e docile alla voce del Signore, che risuona in lui attraverso il canale del sogno.
Che cosa sogna Giuseppe di Nazaret? Sogna il miracolo che Dio compie nella vita di Maria, e anche il miracolo che compie nella sua stessa vita: assumere una paternità capace di custodire, di proteggere e di trasmettere un’eredità materiale e spirituale. Il grembo della sua sposa è gravido della promessa di Dio, promessa che porta un nome nel quale è data a tutti la certezza della salvezza”.
”Di fronte a questa rivelazione, – commenta il Pontefice -Giuseppe non chiede prove ulteriori, si fida di Dio, accetta il sogno di Dio sulla sua vita e su quella della sua promessa sposa. Così entra nella grazia di chi sa vivere la promessa divina con fede, speranza e amore. Giuseppe, in tutto questo, non proferisce parola, ma crede, spera e ama. Non si esprime con ”parole al vento”, ma con fatti concreti”.
Il Papa, nell’udienza generale, ha fatto anche gli auguri per il capodanno lunare. “In Asia Orientale e in diverse parti del mondo milioni di famiglie celebrano oggi il capodanno lunare, occasione per vivere con maggiore intensità le relazioni familiari e i rapporti di amicizia. Con gli auguri per il Nuovo Anno giunga a tutti voi la mia benedizione, mentre invoco per ciascuno dal Signore pace, serenità e salute”, ha detto Papa Francesco nei saluti ai pellegrini di lingua cinese.
Il Papa poi ha espresso preoccupazione per la situazione in Congo. “Cessi la violenza contro le persone – ha detto il Pontefice – Chiedo alle parti di impegnarsi per lo stop alle ostilità”. “La guerra è sempre una sconfitta – ha concluso il Papa – preghiamo per la pace”.
Foto: Vatican Media Live