Papa Francesco ha chiesto che “gli anziani nelle prossime festività non siano lasciati soli”. “La genealogia di Gesù ci fa pensare ai nostri antenati, ai nostri nonni e alla ricchezza di tutti gli anziani. Sono un dono di Dio da ringraziare e di cui prendersi cura. Non permettiamo che si trovino da soli durante le prossime festività del Natale”, ha detto nei saluti ai pellegrini di lingua portoghese durante l’Udienza Generale. Poi nella catechesi ha ricordato che diversamente dalle genealogie dell’Antico Testamento, “dove appaiono solo nomi maschili, perché in Israele è il padre a imporre il nome al figlio, nella lista di Matteo tra gli antenati di Gesù compaiono anche le donne. Ne troviamo cinque”, tra le quali una prostituta e comunque delle peccatrici.
“Le prime quattro donne sono accomunate non dal fatto di essere peccatrici, come a volte si dice, ma di essere straniere rispetto al popolo d’Israele – ha precisato Papa Francesco -. Ciò che Matteo fa emergere è che, come ha scritto Benedetto XVI, ‘per il loro tramite entra … nella genealogia di Gesù il mondo delle genti, si rende visibile la sua missione verso ebrei e pagani'”.
La quinta è invece Maria che “acquista particolare risalto: segna un nuovo inizio, è lei stessa un nuovo inizio, perché nella sua vicenda non è più la creatura umana protagonista della generazione, ma Dio stesso”. Il Pontefice ha iniziato oggi un nuovo ciclo di catechesi che si svolgerà lungo tutto l’Anno giubilare. Il tema è “Gesù Cristo nostra speranza”.
”Il recente viaggio in Corsica, dove sono stato accolto così calorosamente, mi ha particolarmente colpito per il fervore della gente, dove la fede non è un fatto privato, e per il numero di bambini presenti: una grande gioia e una grande speranza!”, ha detto ancora il Pontefice parlando del viaggio apostolico ad Ajaccio compiuto domenica scorsa.
Poi ha espresso nuovamente la sua ”vicinanza a tutti gli abitanti dell’arcipelago di Mayotte devastato da un ciclone e assicuro loro le mie preghiere”. ”Dio conceda il riposo a coloro che hanno perso la vita, l’assistenza necessaria a quanti sono nel bisogno e il conforto alle famiglie che sono state colpite”., ha detto Papa Francesco.
”Il Natale è ormai vicino -ha continuato – e amo pensare che nelle vostre case ci sia il presepe: questo elemento importante della nostra spiritualità e della nostra cultura è un modo suggestivo per ricordare Gesù che è venuto ‘ad abitare in mezzo a noi”’.’
‘Preghiamo per la pace. Non dimentichiamo la gente che soffre per la guerra, la Palestina, Israele e tutti coloro che stanno soffrendo. Ucraina, Myanmar, non dimentichiamo di pregare perché finiscano le guerre. Il Principe della pace ci dia la pace nel mondo. La guerra e’ sempre una sconfitta, sempre. Non dimentichiamo”, ha concluso il santo Padre al termine dell’udienza generale.
Foto: Vatican Media