Il Papa, alla vigilia della Giornata mondiale del rifugiato promossa dalle Nazioni Unite, rivolge un appello agli Stati affinché si adoperino per accogliere e integrare chi abbandona la propria casa fuggendo da guerre e da ogni tipo di violenza: ”Possa esser l’occasione per rivolgere uno sguardo attento e fraterno a tutti coloro che sono costretti a fuggire dalle loro case in cerca di pace e di sicurezza”. ”Siamo tutti chiamati ad accogliere, promuovere, accompagnare e integrare quanti bussano alle nostre porte. Prego affinché gli Stati si adoperino ad assicurare ai rifugiati condizioni umane e a facilitare i processi di integrazione”, l’appello del Papa al termine dell’udienza generale.
L’Udienza Generale
Il Papa, all’udienza generale in piazza San Pietro, chiede ai fedeli: ”Pregate coi Salmi? Prendete la Bibbia e pregate il salmo 50 quando siete tristi per qualche peccato? Alla fine sareste felici, vi assicuro”. Bergoglio ricorda che, in preparazione al prossimo Giubileo, ”ho invitato a dedicare l’anno 2024 a una grande sinfonia di preghiera” . Con la catechesi di oggi vorrei ricordare che la Chiesa possiede già una sinfonia di preghiera il cui compositore è lo Spirito Santo, ed è il Libro del Salmi”. E confida ai pellegrini in piazza di tenere sulla sua scrivania l’edizione in ucraino del libro dei Salmi appartenuto ad un soldato morto in guerra. Bergoglio spiega che ci sono Salmi per ogni stato d’animo: ”Se ci sentiamo oppressi dal rimorso e dalla colpa perché siamo peccatori , possiamo ripetere con Davide: “Pietà di me, o Dio, nel tuo amore; / nella tua grande misericordia” . Se vogliamo esprimere un forte legame personale con Dio, diciamo: “O Dio, tu sei il mio Dio, / dall’aurora io ti cerco, / ha sete di te l’anima mia, / desidera te la mia carne / in terra arida, assetata, senz’acqua”. Non per nulla la Liturgia ha inserito questo salmo nelle Lodi della Domenica e delle solennità. E se ci assalgono la paura e l’angoscia, ci vengono in soccorso queste stupende parole: ‘Il Signore è il mio pastore . Anche se vado per una valle oscura, / non temo alcun male”’. Spiega Francesco che i salmi ” ci permettono di non impoverire la nostra preghiera riducendola solo a richieste, a un continuo ”dammi, dacci…”. Impariamo dal Padre nostro, che prima di chiedere il ”pane quotidiano” dice: ”Sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà”. I salmi ci aiutano ad aprirci a una preghiera meno centrata su noi stessi: una preghiera di lode, di benedizione, di ringraziamento; e ci aiutano anche a farci voce di tutto il creato, coinvolgendolo nella nostra lode”.
L’appello per la pace
”Continuiamo a pregare per la pace. La guerra è sempre una sconfitta dall’inizio”. Lo ha ammonito ancora una volta il Papa al termine dell’udienza generale. Bergoglio ha invitato i fedeli a pregare per l”’Ucraina, la Terra Santa, Sudan, Myanmar e dovunque si soffre per la guerra. Preghiamo tutti i giorni per la pace”. Il Papa rivolge un pensiero alla Cina, in particolare al ”caro popolo cinese: un popolo nobile, coraggioso, che ha una cultura così bella”. Bergoglio, salutando i fedeli di lingua polacca ringrazia ”il Signore per il nuovo beato, martire del comunismo, don Michał Rapacz” e invita i fedeli a pregare ”affinché la sua testimonianza diventi un segno di consolazione da parte di Dio, in questi tempi segnati dalle guerre. Il suo esempio ci insegni ad essere fedeli a Dio, a rispondere al male con il bene, a contribuire nell’edificazione di un mondo fraterno e pacifico. Beato don Michał, intercedi per la Polonia e per ottenere la pace nel mondo!”.
Rivedi l’Udienza Generale del 19 giugno:
Foto: CNA