Papa Francesco ha ricevuto questa mattina in udienza i partecipanti al colloquio del Gruppo Congiunto di Lavoro per il Dialogo tra il Dicastero per il Dialogo Interreligioso e la Commissione palestinese per il Dialogo Interreligioso che ha scelto come tema il significato spirituale di Gerusalemme.”Piu’ grande – ha detto il Papa – dev’essere sempre l’amore per la Citta’ santa, come per una madre, che merita il rispetto e la venerazione di tutti”.
Gerusalemme merita rispetto
“Gerusalemme ha un valore universale, contenuto gia’ nel significato del suo nome: ‘Citta’ della pace'”, ha detto Papa Francesco chiedendo “compassione di Dio” per la Citta’ santa, “che deve diventare la nostra compassione, piu’ forte di qualsiasi ideologia, di qualsiasi schieramento”. “Quanti uomini e donne, ebrei, cristiani, musulmani, hanno pianto e piangono ancora oggi per Gerusalemme”, ha concluso il Pontefice.
I migranti
Incontrando, invece, i partecipanti al convegno della ‘Cattedra dell’Accoglienza’, il Papa ha parlato del tema dell’accoglienza, invitando a “portare avanti il vostro cammino di formazione, per poter sempre meglio vivere l’accoglienza e promuovere una cultura dell’accoglienza”. Facendo riferimento all’Antico Testamento, il Pontefice ha ricordato i numerosi passaggi in cui si citano “le tre persone alle quali si deve una speciale attenzione: la vedova, l’orfano e il migrante”. Parole che “si ripetono piu’ volte” nei testi.
L’Enciclica
Il Papa ha citato diversi passaggi della sua Enciclica ‘Fratelli Tutti’ spiegando che “per poter operare, per poter generare accoglienza, bisogna anche pensare l’accoglienza”. “L’accoglienza – una delle citazioni dell’Enciclica – e’ un’espressione dell’amore, di quel dinamismo di apertura che ci spinge a porre l’attenzione sull’altro, a cercare il meglio per la sua vita”. In un altro passaggio di ‘Fratelli Tutti’, il Pontefice rinnova l’appello ai Paesi del mondo a pensare “come famiglia umana” e non singolarmente. “I nazionalismi chiusi – ricorda – manifestano in definitiva questa incapacita’ di gratuita’, l’errata persuasione di potersi sviluppare a margine della rovina altrui e che chiudendosi agli altri saranno piu’ protetti. L’immigrato e’ visto come un usurpatore che non offre nulla. Cosi’, si arriva a pensare ingenuamente che i poveri sono pericolosi o inutili e che i potenti sono generosi benefattori. Solo una cultura sociale e politica che comprenda l’accoglienza gratuita potra’ avere futuro”.
Le donne
Papa Francesco, poi, anche oggi è tornato a parlare delle donne all’indomani della Giornata Internazionale. Incontrando in udienza dirigenti e personale dell’Inail, il Pontefice ha chiesto di “lottare” contro la discriminazione delle donne sui luoghi di lavoro. I datori – ha dettoli Papa – “hanno paura che restino incinte, a questo pensano quando devono assumerle”. “E quando una donna comincia a ingrassare, e’ meglio se la si manda via – ha sottolineato -. Noi dobbiamo lottare contro questo”.