“Con la guerra siamo tutti sconfitti”, stiamo vivendo “la terza guerra mondiale”, la “guerra è una follia”. Sta per chiudersi il 2022, un anno nel quale papa Francesco ha fatto sentire costantemente la sua voce per chiedere la pace in Ucraina, e in tutto il mondo. Da febbraio, ancora prima che iniziasse la guerra, ad oggi, sono stati oltre centotrenta gli interventi del papa per chiedere la pace nella “martoriata Ucraina”. Interventi accorati, pressanti, senza mai nominare direttamente il capo del Cremlino (“Putin? Non è necessario nominarlo. – ha spiegato Bergoglio alla Civiltà Cattolica -. Ho anche pensato di viaggiare, ma ho preso la decisione: se viaggio, vado a Mosca e a Kiev, in entrambe, non solo in un posto. La posizione della Santa Sede è cercare la pace”).
Le riflessioni di Bergoglio sulla guerra
Bergoglio ha riflettuto sulla guerra in Ucraina dedicando al tema un intero Angelus lo scorso 2 ottobre -nel quale per la prima volta ha rivolto un appello al capo del Cremlino Putin (senza nominarlo) per fermare la guerra ma anche al presidente ucraino Zelensky affinché sia aperto “a serie proposte di pace”. Con un gesto fuori da ogni protocollo, il Pontefice – a febbraio – è andato dall’ambasciatore russo presso la Santa Sede per tentare una mediazione. Quanto pesino nel cuore di Bergoglio le sofferenze degli ucraini lo ha visto il mondo intero l’8 dicembre: durante l’atto di devozione alla Madonna, il papa, con un gesto che ha manifestato anche il senso di impotenza, ha pianto.
Anno denso di avvenimenti
Si chiude un anno denso di avvenimenti nel corso del quale Bergoglio, nonostante la difficoltà di deambulazione a causa del ginocchio (“Si governa con la testa non con il ginocchio”, ha però ricordato il Papa lo scorso 17 dicembre giorno dei suoi 86 anni), ha compiuto viaggi apostolici di grande significato. In Canada, lo scorso luglio, l’asse portante della visita è stato il cammino di memoria, di riconciliazione e di guarigione con le popolazioni indigene. Il viaggio in Kazakistan, a settembre, è stato un incontro, oltre che con i cattolici, con i leader delle religioni del mondo. In Bahrein (lo scorso novembre), Bergoglio ha affrontato un viaggio di incontro e di dialogo: uno sforzo per costruire ponti col mondo musulmano e un incontro con i cattolici presenti nel Paese. Ad aprile, la visita pastorale a Malta: un viaggio all’insegna dell’accoglienza e dell’ospitalità’. Rinviato a giugno, su consiglio dei medici a causa dei problemi al ginocchio, il viaggio in Congo e Sud Sudan Bergoglio lo intraprenderà a fine gennaio. Per i dolori alla gamba, il Pontefice ha dovuto fare ricorso sempre più spesso alla sedia a rotelle, nei viaggi come nei quotidiani spostamenti. Fuori discussione per il Pontefice un intervento chirurgico. Scelta di cui ha rivendicato la bontà in una intervista al quotidiano spagnolo Abc nel corso della quale ha anche annunciato di avere lasciato una lettera di dimissioni al cardinale Tarcisio Bertone quando era segretario di Stato ‘in caso di impedimento medico’.
I viaggi in Italia
Bergoglio ha compiuto viaggi anche in Italia: all’Aquila, a fine agosto, in occasione della 728esima Perdonanza Celestiniana. Si è poi recato ad Assisi per parlare coi giovani economisti. A Matera, il giorno delle elezioni politiche in Italia, ha chiuso il Congresso eucaristico nazionale. C’è stato anche un viaggio amarcord, un ritorno alle radici, coi cugini piemontesi, a novembre. Per quanto riguarda la Curia romana, il 2022 resta segnato dalla riforma promulgata dal Papa con la Costituzione Apostolica ‘Praedicate Evangelium’, che ha mandato in pensione la ‘Pastor bonus’ – è in vigore dallo scorso giugno – con un maggior spirito missionario, un crescente impegno nell’evangelizzazione, e la creazione di un ministero ad hoc della carità guidato dall’Elemosiniere diventato cardinale -prefetto, Konrad Krajewski.(…).
Il processo per il palazzo di Londra
Sul fronte processuale, va avanti in Tribunale il processo per lo scandalo finanziario legato alla compravendita del Palazzo londinese di Sloane Avenue che tra i dieci imputati annovera il cardinale Angelo Becciu. A fine estate, con un altro colpo di scena, il cardinale Becciu, licenziato dal Papa, ha fatto sapere che lo stesso Bergoglio lo aveva chiamato per chiedergli di partecipare al Concistoro nel quale, disegnando la Chiesa del futuro, ha creato venti nuovi cardinali da ogni parte del mondo. (ADN Kronos).