”Di fronte ai prodigi delle macchine, che sembrano saper scegliere in maniera indipendente, dobbiamo aver ben chiaro che all’essere umano deve sempre rimanere la decisione, anche con i toni drammatici e urgenti con cui a volte questa si presenta nella nostra vita”. Lo ha detto il Papa nel messaggio ai partecipanti all’incontro ”AI Ethics for Peace” ad Hiroshima, in Giappone.
”Condanneremmo l’umanità a un futuro senza speranza, se sottraessimo alle persone la capacità di decidere su loro stesse e sulla loro vita condannandole a dipendere dalle scelte delle macchine”, ha avvertito Bergoglio.Da qui l’invito a ”’garantire e tutelare uno spazio di controllo significativo dell’essere umano sul processo di scelta dei programmi di intelligenza artificiale: ne va della stessa dignità umana’. Nel lodare questa iniziativa vi chiedo di mostrare al mondo che uniti chiediamo un fattivo impegno per tutelare la dignità umana in questa nuova stagione di uso delle macchine”.
”Il fatto che vi ritroviate a Hiroshima per parlare di intelligenza artificiale e pace è di grande importanza simbolica. Tra gli attuali conflitti che scuotono il mondo, – ha osservato il Santo Padre richiamando il suo monito al G7 – sempre più spesso purtroppo oltre all’odio della guerra si sente parlare di questa tecnologia. Per tale motivo ritengo di straordinaria importanza l’evento di Hiroshima. È fondamentale che, uniti come fratelli, possiamo ricordare al mondo che: ”in un dramma come quello dei conflitti armati è urgente ripensare lo sviluppo e l’utilizzo di dispositivi come le cosiddette ‘armi letali autonome’ per bandirne l’uso, cominciando già da un impegno fattivo e concreto per introdurre un sempre maggiore e significativo controllo umano.
Nessuna macchina dovrebbe mai scegliere se togliere la vita ad un essere umano”.
La firma
”AI Ethics for Peace” è continuata oggi con la celebrazione della firma della Rome Call da parte dei leader delle religioni mondiali. Dopo la testimonianza di un sopravvissuto alla bomba atomica, i partecipanti si sono recati a piedi al Parco della Memoria, e hanno visitato il cenotafio deponendo corone di fiori in memoria delle vittime passando per la Luce della Pace e la statua dei bambini della bomba atomica.