Sono tanti oggi i pellegrini presenti a Roma per l’udienza giubilare con Papa Francesco e, oltre a riempire l’Aula Paolo VI, i fedeli erano anche nella basilica vaticana dove hanno potuto vedere e ascoltare il Pontefice grazie ad un collegamento. Molto breve il discorso e il saluto del Pontefice, dedicato allo stupore della Resurrezione, durato meno di un quarto d’ora e non tradotto nelle altre lingue, verosimilmente perché oggi erano presenti solo pellegrini di lingua italiana.
Dopo la catechesi e i saluti nell’Aula Paolo VI, dove si è tenuta l’udienza giubilare, il Papa si è recato nella basilica di San Pietro dove c’erano i fedeli che non avevano trovato posto nell’Aula Nervi. “Buon giorno a tutti voi, avete sentito la predica”, ha detto Papa Francesco, “in collegamento. Vi ringrazio per la vostra presenza”. Poi ha dato la benedizione e ha fatto un giro per i saluti anche in basilica.
“Anche se nel mondo c’è tanto male, noi possiamo distinguere chi è diverso: la sua grandezza, che coincide spesso con la piccolezza, ci conquista”. Lo ha detto il Papa nell’udienza giubilare sottolineando che “la misericordia cambia il cuore”. “Il Giubileo è per le persone e per la terra un nuovo inizio; è un tempo – ha sottolineato Papa Francesco – in cui tutto va ripensato dentro il sogno di Dio. E sappiamo che la parola ‘conversione’ indica un cambiamento di direzione. Tutto si può vedere, finalmente, da un’altra prospettiva e così anche i nostri passi vanno verso mete nuove. Così sorge la speranza he mai delude”.
Invece “un io troppo sicuro, un io troppo orgoglioso ci impedisce di riconoscere Gesù Risorto: anche oggi, infatti, il suo aspetto è quello di persone comuni che rimangono facilmente alle nostre spalle. Persino quando piangiamo e ci disperiamo, lo lasciamo alle spalle”.
Papa Francesco ha infine invitato ad avere “un atteggiamento coraggioso nella vita” perché “è brutto lasciare la sedia vuota”. “Ognuno può dire: io ho un posto, io ho un nome, io ho una missione”, ha concluso il Papa.
All’inizio dell’udienza generale, il Papa è entrato nell’Aula Paolo VI a piedi, appoggiandosi sul bastone. Ma un sostegno alla base dello stesso sostegno si è staccato e si è visto il Papa vacillare per pochi istanti. Poi ha proseguito, sempre a piedi, ma sottobraccio a mons. Leonardo Sapienza e al suo aiutante che ha preso in mano il bastone ormai non sicuro. Il Papa ha svolto poi tranquillamente l’udienza e salutato i fedeli spostandosi con la sedia a rotelle.
Foto: Vatican Media