Subito dopo la preghiera mariana, Papa Francesco è passato ai consueti saluti e rimanda al viaggio più lungo del suo pontificato che inizierà domani in Asia e Oceania. “ Pregate per me”, dice il Papa. “In Slovacchia ieri c’è stato un nuovo beato, Ján Havlík,ucciso nel 1965 dal regime comunista. La sua testimonianza sia di incoraggiamento, un applauso al nuovo beato”, dice il Papa.
Le parole di Papa Francesco dopo la preghiera dell’Angelus
Sabato 24 agosto in Burkina Faso sono stati uccisi donne e bambini in un attacco terroristico. Il Pontefice esprime la sua vicinanza alla nazione intera. Poi un pensiero anche per le vittime dell’incidente in Brasile, “ il Signore Risorto conforti feriti e famigliari”. Poi ancora l’Ucraina, “più di un milione di persone senza elettricità e acqua”, “la voce degli innocenti trova sempre ascolto presso Dio”, ne è sicuro il Papa. Subito dopo il pensiero per la Palestina e Israele, “faccio appello affinché non si fermino i negoziati e a Gaza si stanno diffondendo tante malattie, sia pace in Terra Santa, nessuno metta in discussione lo Status Quo di alcuni luoghi santi”, dice il Papa.
Le parole di Papa Francesco prima dell’Angelus
“Cari fratelli e sorelle, buona domenica! Oggi, nel Vangelo della liturgia, Gesù parla del puro e dell’impuro: un argomento molto caro ai suoi contemporanei, che veniva collegato principalmente all’osservanza di riti e di regole di comportamento, per evitare qualsiasi contatto con cose o persone considerate immonde e, nel caso ciò avvenisse, cancellarne la ‘macchia’. Alcuni scribi e farisei, stretti osservanti di tali norme, accusano Gesù di permettere che i suoi discepoli prendano cibo senza lavarsi le mani ed egli coglie l’occasione per invitarli a riflettere sul significato della ‘purezza’”, ha detto il Papa, prima dell’Angelus, sottolineando: “La purezza, dice Gesù, non è legata a riti esterni, ma prima di tutto a disposizioni interiori”. “Per essere puri, perciò, non serve lavarsi più volte le mani, se poi si nutrono sentimenti malvagi come avidità, invidia e superbia, oppure propositi cattivi come inganni, furti, tradimenti e calunnie – prosegue il pontefice – Questo è ritualismo, che non fa crescere nel bene, anzi, a volte può portare a trascurare, o addirittura a giustificare, in sé e negli altri, scelte e atteggiamenti contrari alla carità, che feriscono l’anima e chiudono il cuore”.
Niente pettegolezzi
“E ciò è importante anche per noi: non si può, ad esempio, uscire dalla Santa Messa e, già sul sagrato della chiesa, fermarsi a fare pettegolezzi cattivi e privi di misericordia su tutto e su tutti. Oppure mostrarsi pii nella preghiera, ma poi a casa trattare con freddezza e distacco i propri familiari, o trascurare i genitori anziani, che hanno bisogno di aiuto e di compagnia – osserva il Papa – O ancora essere apparentemente molto corretti con tutti, magari fare anche un po’ di volontariato e qualche gesto filantropico, ma poi dentro coltivare odio verso gli altri, disprezzare i poveri e gli ultimi o comportarsi in modo disonesto nel proprio lavoro”. “Facendo così – aggiunge – si riduce il rapporto con Dio ai gesti esteriori, e dentro si rimane impermeabili all’azione purificatrice della sua grazia, indugiando in pensieri, messaggi e comportamenti privi di amore. No, noi non siamo fatti per questo, ma per la purezza”. “Chiediamoci, allora: io vivo la mia fede in modo coerente? Coi sentimenti, con le parole e con le opere, rendo concreto nella prossimità e nel rispetto dei fratelli quello che dico nella preghiera? Maria, Madre purissima, ci aiuti a fare della nostra vita, nell’amore sentito e praticato, un culto gradito a Dio”, conclude.