“La musica educa all’ascolto, all’attenzione e allo studio, elevando le emozioni, i sentimenti e i pensieri, portando le persone oltre il vortice della fretta, del rumore e di una visione solo materiale della vita, e aiutandole a contemplare meglio sé stesse e la realtà che le circonda”. Lo ha detto il Papa nell’udienza alle Corali arrivate da tutto il mondo in Vaticano. La musica “dona così, a chi la coltiva, uno sguardo saggio e pacato, con cui più facilmente si superano divisioni e antagonismi, per essere, proprio come gli strumenti di un’orchestra o le voci di un coro, in accordo, per vigilare sulle stonature e correggere le dissonanze, che sono pure utili per la dinamica delle composizioni, purché integrate in un sapiente tessuto armonico”, ha sottolineato il Pontefice .”La spontaneità dei bambini parla più dei migliori discorsi: loro sono così, si esprimono come sono, dobbiamo prenderci cura dei bambini perché sono il futuro sono la speranza ma anche sono una testimonianza di spontaneità, di innocenza e di promessa”, ha detto il Papa. “I bambini sono i privilegiati. Per questo Gesù ha detto che il Regno di Dio è di coloro che sono come dei bambini. Dobbiamo imparare da questa spontaneità che ci hanno fatto vedere questi” bambini. “E non venivano per le caramelle, poi se ne sono accorti che c’erano le caramelle… ma venivano per il piacere di venire. Sono così”.
Messaggio per evento in Costarica
“L’acqua è necessaria alla vita umana, nessun progresso, nemmeno sociale, può farla sopravvivere senza di essa”. Lo sottolinea il Papa in un messaggio in occasione dell’evento “Inmersos en el cambio”, in corso a San José, in Costa Rica. Il Papa ricorda che San Francesco la definiva “sorella acqua”, definendola “utile, umile, preziosa e casta”. “Tuttavia è deplorevole”, commenta Papa Francesco, constatare come l’acqua sia diventata “oggetto di sfruttamento”. “Invece di considerare prezioso questo dono di Dio, lo trasformiamo in moneta per la speculazione e persino un veicolo di estorsione”. Il Papa parla del valore dell’acqua, essenziale per la vita umana, e cita la Fontana di Trevi. “Deve il suo nome – racconta il Pontefice – ad una giovane fanciulla del paese che coraggiosamente indicò ai legionari romani il luogo dove sgorgava la sorgente, molto apprezzata anche per la sua purezza”.
“Tutto quel bene che l’acqua porta alle persone semplici rischia di essere distrutto dalla malizia, dall’egoismo, dal disprezzo dell’altro. Spero che l’immagine di questa bellissima fontana romana – sottolinea Papa Francesco – ci aiuti a realizzare che tutto la nostra la civiltà è immersa negli oceani, e a comprendere che è necessario un cambiamento radicale per recuperare il significato di quegli aggettivi di San Francesco”, che definiva l’acqua “sorella”, e la considerava “umile, utile e preziosa”. “Combattiamo l’inquinamento, restituiamo” all’acqua “la sua preziosa bellezza e decidiamoci a non violare la sua purezza, lasciandola così com’è, eredità alle generazioni successive”.
Foto: Vatican Media