“La salute non e’ un lusso! Un mondo che scarta gli ammalati, che non assiste chi non puo’ permettersi le cure, e’ un mondo cinico e non ha futuro”. Lo ha detto il Papa nell’udienza ai rappresentanti della Federazione Nazionale degli Ordini dei Tecnici sanitari di radiologia medica e delle Professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione.
La salute non è un lusso
“Desidero ringraziarvi – ha detto il Papa agli operatori sanitari – per il vostro impegno e la vostra dedizione, specialmente quando sono nascosti. I professionisti sanitari, negli ultimi tre anni, hanno vissuto un’esperienza molto particolare, difficilmente immaginabile, quella della pandemia. E’ stato detto altre volte ma non bisogna dimenticarlo: senza il vostro impegno e le vostre fatiche molti malati non sarebbero stati curati”.
Riflettere sulla malattia
Richiamando il Messaggio per la Giornata del Malato, che si celebrera’ l’11 febbraio, Papa Francesco ha invitato tutti “a una riflessione sull’esperienza della malattia. Cio’ e’ oggi tanto piu’ opportuno, anzi necessario, perche’ spesso la culturadell’efficienza e dello scarto spinge a negarla. Per la fragilita’ non c’e’ spazio. E cosi’ il male, quando irrompe e ci assale, ci lascia a terra tramortiti. Puo’ accadere, allora, che gli altri ci abbandonino, o che paia a noi di doverli abbandonare, per non sentirci un peso nei loro confronti. Cosi’ inizia la solitudine”.
Occuparsi dei malati con “umanita’” e’ dunque l’appello del Papa che invita a “non cedere a sterili efficientismi o a un’applicazione fredda dei protocolli. I malati sono persone che chiedono di essere curate e di sentirsi curate, e per questo e’ importante relazionarsi a loro con umanita’ ed empatia”. Nella sanita’ e’ importante curare con “un alto livello professionale ma con umanita’ ed empatia”.
Voi siete persone
“Ma anche voi, professionisti sanitari, siete persone, e avete bisogno di qualcuno che si prenda cura di voi, attraverso il riconoscimento del vostro servizio, la tutela di condizioni adeguate di lavoro e il coinvolgimento di un numero appropriato di curanti, affinche’ il diritto alla salute venga riconosciuto a tutti. Spetta ad ogni Paese adoperarsi per ricercare le strategie e le risorse perche’ ad ogni essere umano sia garantito l’accesso alle cure e il diritto fondamentale alla salute”, ha concluso il Papa.