Migliaia di persone, circa 60mila, erano a San Pietro per l’udienza generale di Papa Leone. Il Pontefice è arrivato in piazza per il giro in papamobile che precede la catechesi. Oggi c’è stata una presenza di fedeli molto numerosa: la piazza era piena e i pellegrini sono anche a Via della Conciliazione. Tanti i bambini sono stati avvicinati a Leone per una benedizione, anche vestiti da piccoli papi.
”Non siamo stati creati per la mancanza, ma per la pienezza, per gioire della vita e della vita in abbondanza, secondo l’espressione di Gesù nel Vangelo di Giovanni.
Questo desiderio abissale del nostro cuore può trovare la sua risposta ultima non nei ruoli, non nel potere, non nell’avere, ma nella certezza che c’è qualcuno che si fa garante di questo slancio costitutivo della nostra umanità; nella consapevolezza che questa attesa non sarà delusa o vanificata”. Lo sottolinea il Papa all’udienza generale in Piazza San Pietro.
Prima dell’udienza, Leone ha fatto il consueto bagno di folla in papamobile arrivando su via della Conciliazione. ”Tale certezza – dice – coincide con la speranza. Ciò non vuol dire pensare in modo ottimistico: spesso l’ottimismo ci delude, vede implodere le nostre attese, mentre la speranza promette e mantiene”. Riprendendo il ciclo di catechesi che si svolge lungo l’intero Anno Giubilare, ”Gesù Cristo nostra speranza”, il Pontefice incentra la sua meditazione sul tema ‘Il Risorto, fonte viva della speranza umana’.
”La nostra vita – osserva – è scandita da innumerevoli accadimenti, colmi di sfumature e di vissuti differenti. A volte ci sentiamo gioiosi, altre volte tristi, altre ancora appagati, oppure stressati, gratificati, demotivati. Viviamo indaffarati, ci concentriamo per raggiungere risultati, arriviamo a conseguire traguardi anche alti, prestigiosi. Viceversa, restiamo sospesi, precari, in attesa di successi e riconoscimenti che tardano ad arrivare o non arrivano affatto. Insomma, ci troviamo a sperimentare una situazione paradossale: vorremmo essere felici, eppure è molto difficile riuscire a esserlo in modo continuativo e senza ombre”. ”Facciamo i conti con il nostro limite e, allo stesso tempo, con l’insopprimibile spinta a tentare di superarlo. Sentiamo nel profondo che ci manca sempre qualcosa. In verità, -evidenzia Leone – non siamo stati creati per la mancanza, ma per la pienezza, per gioire della vita e della vita in abbondanza”.
*Siamo creature fragili. L’errore fa parte della nostra umanità, è la ferita del peccato che ci fa cadere, rinunciare, disperare. Risorgere significa invece rialzarsi e mettersi in piedi”, dice ancora il Papa. ”Il Risorto – osserva – garantisce l’approdo, ci conduce a casa, dove siamo attesi, amati, salvati. Fare il viaggio con Lui accanto significa sperimentare di essere sorretti nonostante tutto, dissetati e rinfrancati nelle prove e nelle fatiche che, come pietre pesanti, minacciano di bloccare o deviare la nostra storia. Dalla Risurrezione di Cristo sgorga la speranza che ci fa pregustare, nonostante la fatica del vivere, una quiete profonda e gioiosa: quella pace che Lui solo ci potrà donare alla fine, senza fine”. ”Senza il suo amore, – evidenzia ancora Prevost – il viaggio della vita diventerebbe un errare senza meta, un tragico errore con una destinazione mancata”.
”Le nostre vite sono segnate da situazioni contrastanti che rivelano limitazioni e il nostro desiderio di superarle. Cerchiamo il riconoscimento mondano e che lo riceviamo o meno, ci sentiamo ancora vuoti”. Lo sottolinea il Papa nel saluto ai fedeli di lingua inglese presenti in piazza San Pietro all’udienza generale. ”Questo – dice – rivela che non siamo veramente soddisfatti dei risultati e delle certezze passeggere di questo mondo.
Questo perché siamo creati a immagine e somiglianza di Dio e attraverso il potere dello Spirito Santo riconosciamo un desiderio inesauribile nei nostri cuori per qualcosa di più. È solo il Gesù risorto che può dare la pace vera e duratura che ci sostiene e ci riempie. In un mondo che lotta con la stanchezza e la disperazione, siamo segni di speranza, pace e gioia del Cristo Risorto”.
All’udienza generale ci sono anche l’Ordine dei Commercialisti ed Esperti Contabili di Roma. ”Esorto ad esercitare la professione con integrità, responsabilità ed etica, contribuendo all’autentico benessere della società”, dice Papa Leone.
Foto: Vatican Media
Testo: Adnkronos