L’espressione “fatidica” di papa Francesco ha fatto ancora una volta notizia. Ma al di là del linguaggio, ha almeno un “merito”: ha portato l’attenzione su un tema che è una realtà di fatto
in seminari e congregazioni. In realtà, non è proprio una notizia: su queste pagine, a maggio 2023, un’inchiesta di Vittoria Prisciandaro documentava i percorsi di preti e religiosi omosessuali verso una sana integrazione di questa dimensione nella loro vita. Come suggerisce Gianni Geraci in un’intervista su Voce.it, la questione non sta nel fatto che ci siano omosessuali nelle file del clero, ma nel come si vive questa realtà. E nel fatto che per entrare in seminario questo aspetto debba essere “taciuto” per andare avanti. La nostra inchiesta documentava che ci sono persone “risolte”, che hanno integrato serenamente la loro omosessualità, facendone anche oggetto di parola e di confronto nelle sedi opportune. Il problema sta là dove si vive “male” questa dimensione, non integrandola, abituandosi a vivere nell’ombra, che non aiuta a sviluppare personalità libere ed equilibrate.
L’approccio cristiano
Dunque l’approccio cristiano alla questione non può essere un sì o un no aprioristico, ma dovrebbe basarsi su un’altra parola usata spesso dal Papa, ma con un’antica tradizione: discernimento. Occorre valutare i vissuti personali dei candidati, la maturità umana, relazionale, affettiva e spirituale, le motivazioni per il ministero, la capacità di fedeltà a una scelta. E questo vale per tutti i candidati, non soltanto per una “categoria” vista come “sorvegliato speciale”. Bene che i vescovi abbiano affrontato il tema, se pure a porte chiuse: vuol dire che c’è un confronto, che non c’è soltanto un “no” (altrimenti non se ne discuterebbe). Bisognerebbe però – più in generale – liberarsi di una serie di stereotipi sul tema e provare ad articolare categorie di pensiero adeguate. E affrontare il problema senza timore della luce. Il non detto (e il non affronta- to) rischia sempre di generare dei “mostri”.
Estratto dell’editoriale di don Vincenzo Vitale su Jesus.