San Giovanni da Matera è il santo che la Chiesa Cattolica celebra il 20 giugno. Nato intorno all’anno 1070 a Matera, in Basilicata, Giovanni visse in un periodo di forti tensioni religiose e politiche, che lo spinsero a dedicare la propria vita alla riforma della Chiesa e alla ricerca della santità attraverso la vita monastica.
Origini e vocazione
Fin dalla giovinezza, Giovanni mostrò una forte inclinazione alla vita spirituale. Lasciò la famiglia per seguire un cammino di preghiera e penitenza. Dopo vari pellegrinaggi e soggiorni in monasteri del Sud Italia, entrò in contatto con correnti riformatrici ispirate alla regola benedettina.
Fondazione dell’Abbazia di Pulsano
Il momento più significativo della sua vita fu la fondazione, nel 1129, dell’Abbazia di Santa Maria di Pulsano sul Monte Gargano, vicino a Monte Sant’Angelo. Qui Giovanni costituì una comunità ispirata a una rigida osservanza monastica, basata su preghiera, lavoro manuale e vita eremitica.
Eredità spirituale
San Giovanni da Matera morì il 20 giugno 1139. Fu canonizzato da papa Alessandro III nel 1177. La sua figura rimane centrale nella storia del monachesimo meridionale. Il culto del santo è ancora oggi vivo, soprattutto in Puglia e Basilicata, dove numerose chiese e comunità lo venerano come patrono.
Iconografia e devozione
Nell’iconografia tradizionale, Giovanni è rappresentato con l’abito monastico, talvolta con un libro o una croce, simboli della sua predicazione e riforma. Il suo messaggio spirituale continua ad attrarre fedeli in cerca di autenticità e disciplina interiore.