Papa Francesco impone stretti controlli sulla gestione finanziaria e patrimoniale della ‘sua’ Diocesi di Roma, governata attraverso il Vicariato.
Con la pubblicazione del Regolamento e la nomina dei componenti diventa infatti operativa la Commissione indipendente di Vigilanza del Vicariato di Roma, istituita dal Pontefice “quale organo di controllo interno del Vicariato di Roma e degli uffici, organi ed enti, nonche’ delle amministrazioni che, a qualunque titolo, dipendono dal Vicariato o che ad esso fanno capo”.
La nuova Commissione
La Commissione avra’ sede nel Palazzo del Laterano ed e’ nominata dal Papa per la durata di un triennio: “e’ costituita da sei membri, di attestata competenza legale, civile e canonica, finanziaria e amministrativa, che potranno essere riconfermati per un solo altro mandato, anche consecutivo”. Per il primo triennio ne sono stati nominati membri l’avv. Myriam Tinti, l’avv. Stefano Di Pinto, il dott. Daniele Fiore Di Vito, il dott. Stefano Fiorini, il prof. Luca Monteferrante e il notaio Vito Pace. Per quanto riguarda i compiti e le funzioni di controllo, nessun aspetto viene tralasciato, al fine di evitare danni, sperperi o abusi. La Commissione “verifica il retto funzionamento degli uffici e dei Tribunali, l’andamento amministrativo, economico e di lavoro del Vicariato e degli uffici, organi ed enti da esso dipendenti”.
I poteri del nuovo organismo
In particolare essa “esamina i bilanci preventivi e consuntivi, le relazioni sullo stato patrimoniale ed economico”, e “la prescritta documentazione a corredo, anche con riferimento ai rapporti bancari o con intermediari finanziari”, e “verifica la regolarita’ delle scritture contabili”. Sotto controllo anche “la regolarita’ e l’andamento dei rapporti di lavoro, a qualunque titolo prestati, e degli incarichi di collaborazione, anche con riferimento alle modalita’ di selezione o di conferimento”. Come pure “la corretta gestione del patrimonio immobiliare e dei beni mobili registrati degli enti” facenti capo al Vicario, “anche mediante accesso ai registri e agli inventari”.
La Commissione, poi “verifica la corretta amministrazione delle partecipazioni, di qualunque natura”, detenute dagli organismi del Vicariato “in societa’, fondazioni ed enti”. E ancora, “verifica la correttezza e la trasparenza delle procedure di stipula dei contratti di locazione relativi agli immobili di proprieta’, la congruita’ dei canoni a tal fine pattuiti e la regolarita’ dei rapporti contrattuali”.
Le verifiche
Le verifiche riguarderanno anche “la correttezza e la trasparenza delle procedure di stipula dei contratti di appalto di lavori, servizi e forniture, e la regolarita’ dei rapporti contrattuali”. Quindi il fatto che “la gestione del contenzioso con soggetti terzi, collegato a rapporti contrattuali o per fatti illeciti, di qualunque natura, avvenga nel miglior interesse del Vicariato”, anche “con riferimento al conferimento degli incarichi professionali per la tutela legale”. Ed inoltre che gli affari di competenza degli uffici ed enti del Vicariato “siano svolti con tempestivita’, diligenza ed in assenza di conflitti di interesse”. Infine, la Commissione “compie tutte le verifiche amministrative necessarie ad accertare l’esistenza di eventuali danni al patrimonio degli enti”. Assume altresi’ “ogni iniziativa di carattere amministrativo utile a prevenire danni all’integrita’ patrimoniale”. Informa poi “tempestivamente le autorita’ competenti qualora le verifiche evidenzino il pericolo di danni o ne comprovino l’esistenza”. E “nell’ambito delle sue funzioni, assume ogni iniziativa necessaria od utile a tutela dell’integrita’ patrimoniale e del buon funzionamento degli enti” dipendenti o facenti capo al Vicariato.(ANSA).