Duemila tifosi fuori della basilica. Lungo applauso all’arrivo del feretro. “Togliamo le pietre dal nostro cuore per vivere in pace con noi e gli altri”: lo ha detto l’arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza episcopale italiana, Matteo Maria Zuppi, in apertura della funzione funebre per Sinisa Mihajlovic, che si è svolta a Roma nella Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri.
Le parole del cardinal Zuppi
Nell’omelia ha poi proseguito parlando della malattia che ha colpito Sinisa e di fronte alla quale “non e’ mai a scappato. L’ha affrontata con coraggio, dandone anche ad altri. Lo ha fatto mostrando la fragilita’ dolce di un guerriero, che e’ tale perche’ sa rialzarsi o ci prova. La fragilita’ e’ una porta, non un muro”. Un pensiero anche alla famiglia di Mihajlovic: “Ci stringiamo intorno a loro e a chi e’ legato a lui. Sinisa voleva diventare vecchio con tanti nipoti, e’ stato uno capace di dare un’occasione a chi non l’aveva mai avuta e vorrei che oggi sentiate l’affetto della madre Chiesa. Proprio perche’ e’ una madre non si arrendera’ mai al dolore dei suoi figli. E’ un saluto doloroso che ci lascia increduli”.
Il feretro di Mihajlovic portato a spalla da Mancini, Stankovic e Lombardo
Lungo applauso dei presenti in chiesa al termine del funerale di Sinisa Mihajlovic, l’ex calciatore morto per leucemia la scorsa settimana alla clinica Paideia di Roma. Il feretro di Mihajlovic è stato portata in spalla, tra gli altri, dagli ex calciatori della Lazio Dejan Stankovic e Attilio Lombardo e dal Ct della Nazionale italiana Roberto Mancini tra gli applausi dei tanti presenti.
Presente il ministro dello sport serbo
Alla cerimonia funebre oggi a Roma in memoria di Sinisa Mihajlovic era presente tra gli altri il ministro dello sport serbo Zoran Gajic, in rappresentanza del governo di Belgrado e del presidente Aleksandar Vucic. Il ministro, riferiscono i media serbi, ha espresso profondo cordoglio alla famiglia, agli amici e a tutti gli sportivi che hanno stimato e voluto bene a Miha, come e’ sempre stato chiamato Mihajlovic in Serbia.
La delegazione della Stella Rossa
Ai funerali hanno assistito anche delegazioni della Federcalzio serba e della Stella Rossa di Belgrado, il club col quale Sinisa Mihajlovic vinse la Coppa dei Campioni nel 1991, nella finale di Bari con il Marsiglia, e successivamente la Coppa intercontinentale. Tra gli altri erano presenti gli ex calciatori della ex Jugoslavia Dejan Stankovic, Vladimir Jugovic, Zoran Mirkovic, Gordan Petric, Slavisa Jokanovic, Robert Prosinecki, Zvonimir Boban. Nel fine settimana a Belgrado la Stella Rossa ha dato la possibilita’ di firmare il libro di condoglianze, e ieri una commovente cerimonia di commemorazione per l’ultimo saluto a Sinisa Mihajlovic si e’ svolta al centro stampa dello stadio ‘Rajko Mitic’ del club biancorosso, noto come il Marakana di Belgrado per il calore e la passione mostrata sugli spalti dai sostenitori della Stella Rossa.