“Trasformare un’economia che uccide in un’economia della vita, in tutte le sue dimensioni”. E’ l’invito del Papa, da Assisi, ai giovani di “The economy of Francesco”. “Una nuova economia, ispirata a Francesco d’Assisi, oggi può e deve essere un’economia amica della terra e un’economia di pace”, ha detto il Pontefice: “Ho apprezzato la vostra scelta di modellare questo incontro di Assisi sulla profezia. La vita di Francesco d’Assisi, dopo la sua conversione, è stata una profezia, che continua anche nel nostro tempo.”
I giovani sono portatori di spirito
“Nella Bibbia la profezia ha molto a che fare con i giovani”, ha ricordato il Papa: “Secondo le Scritture, i giovani sono portatori di uno spirito di scienza e di intelligenza. “Quando alla comunità civile e alle imprese mancano le capacità dei giovani è tutta la società che appassisce, si spegne la vita di tutti”, il grido d’allarme di Francesco: “Manca creatività, manca ottimismo, manca entusiasmo”. “Una società e un’economia senza giovani sono tristi, pessimiste, ciniche”, la denuncia del Papa: “Ma grazie a Dio voi ci siete: non solo ci sarete domani, ma ci siete oggi; voi non siete soltanto il ‘non ancora’, siete anche il ‘già’, siete il presente.
Il Papa: “Bisogna fare di più”
Un’economia che si lascia ispirare dalla dimensione profetica si esprime oggi in una visione nuova dell’ambiente e della terra. Sono tante le persone, le imprese e le istituzioni che stanno operando una conversione ecologica. Bisogna andare avanti su questa strada, e fare di più. Questo ‘di più’ voi lo state facendo e lo state chiedendo a tutti. Non basta fare il maquillage, bisogna mettere in discussione il modello di sviluppo”. “Nei momenti cruciali della storia, chi ha saputo lasciare una buona impronta lo ha fatto perché ha tradotto gli ideali, i desideri, i valori in opere concrete”. Lo ha ricordato il Papa, da Assisi, ai giovani di Economy of Francesco. “Il mondo dell’economia lo cambierete se insieme al cuore e alla testa userete anche le mani”, la raccomandazione di Francesco: “Le idee sono necessarie, ci attraggono molto soprattutto da giovani, ma possono trasformarsi in trappole se non diventano ‘carne’, cioè concretezza, impegno quotidiano”. “Vi ringrazio per il vostro impegno.
La preghiera finale
Andate avanti, con l’ispirazione e l’intercessione di San Francesco”, l’invito finale, seguito da questa preghiera: “Padre, Ti chiediamo perdono per aver ferito gravemente la terra, per non aver rispettato le culture indigene, per non avere stimato e amato i più poveri, per aver creato ricchezza senza comunione. Dio vivente, che con il tuo Spirito hai ispirato il cuore, le braccia e la mente di questi giovani e li hai fatti partire verso una terra promessa, guarda con benevolenza la loro generosità, il loro amore, la loro voglia di spendere la vita per un ideale grande. Benedicili nelle loro imprese, nei loro studi, nei loro sogni; accompagnali nelle difficoltà e nelle sofferenze, aiutali a trasformarle in virtù e in saggezza. Sostieni i loro desideri di bene e di vita, sorreggili nelle loro delusioni di fronte ai cattivi esempi, fa’ che non si scoraggino e continuino nel cammino. Tu, il cui Figlio unigenito si fece carpentiere, dona loro la gioia di trasformare il mondo con l’amore, con l’ingegno e con le mani. Amen”. (ANSA