La beata Diana degli Andalò, soprannome della nobile famiglia bolognese Lovello, nacque a Bologna nel 1200 ed era sorella di Loderingo (ca. 1210-1293) che insieme con Catalano dei Malavolti e con il beato Bartolomeo da Breganze fu uno dei fondatori dei Frati Gaudenti, o Cavalieri di S. Maria, Ordine approvato da Papa Clemente IV nel 1260 con il compito di combattere le eresie e di pacificare le contese tra le fazioni cittadine.
La vita
Diana favorì l’insediamento dei Domenicani a Bologna. Ebbe con San Domenico di Guzman, che persuase a fondare anche un monastero femminile nella sua città; tuttavia, il desiderio espresso da Diana potè essere realizzato solo dal successore di San Domenico. Diana, che avevo avuto una esperienza infelice come monaca tra le Canonichesse – era infatti stata strappata dal monastero a viva forza dai suoi familiari – in questa casa domenicana potè realizzare il suo desiderio di darsi alla vita religiosa.
Badessa del convento
Divenne così badessa del convento Sant’Agnese di Bologna che fondò insieme a Beato Giordano di Sassonia. La sua memoria viene associata a quella di Cecilia di Bologna e di Amata, dopo il ritrovamento nella medesima tomba, presso il monastero di Sant’Agnese, di tre corpi attribuiti alle tre beate. Venne beatificata da papa Leone XIII, l’8 agosto 1888