Dalla pedofilia che resta “una ferita aperta” al ruolo delle donne, dall’attenzione per le persone Lgbt all’ammissione ai sacramenti anche per i divorziati risposati. Parlano i cattolici del mondo chiedendo alla Chiesa di voltare pagina. Per questo e’ in corso un cammino sinodale, giunto oggi a fare sintesi dei documenti che sono arrivati da quasi tutte le conferenze episcopali del mondo.Dai dibattiti che si sono svolti nelle parrocchie per poi confluire nei confronti diocesani e a salire a quelli episcopali, i fedeli chiedono una Chiesa diversa, piu’ attenta all’ascolto, trasparente e pronta a cambiare.
La ferita aperta
La questione della pedofilia resta “una ferita aperta”. “Un ostacolo di particolare rilevanza sulla via del camminare insieme – si legge nel dossier del Sinodo – e’ rappresentato dallo scandalo degli abusi compiuti da membri del clero o da persone con un incarico ecclesiale”. Si chiede allora “una maggiore trasparenza, responsabilita’ e corresponsabilita’”.
Il ruolo delle donne
Tra i punti piu’ dibattuti c’e’ il ruolo delle donne. Tema che sta a cuore al Papa che ieri pomeriggio in un tweet ha sottolineato: “Alle donne vanno affidati ruoli e responsabilita’ maggiori. Quante scelte di morte sarebbero evitate se proprio le donne fossero al centro delle decisioni! Impegniamoci perche’ siano piu’ rispettate, riconosciute e coinvolte”. Sulla stessa linea d’onda il cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin che ha parlato della questione ad un evento della Caritas presso la sede Unesco di Parigi: la Chiesa, riconoscendo “ritardi e mancanze” che hanno istigato a forme di discriminazione femminile anche al suo interno a causa di una “mentalita’ maschilista”, oggi vede donne “progressivamente coinvolte negli organi collegiali e decisionali della Curia romana e della Chiesa universale, fino a ricoprire posizioni di responsabilita’ un tempo riservate ai chierici”.
Il documento del Sinodo
Ma forse non e’ abbastanza perche’ nel documento del Sinodo, che raccoglie critiche e istanze sollevate in tutto il mondo dai cattolici, si rileva che “la maggior parte dei ruoli decisionali e di governo sono ricoperti da uomini” e si parla di “sessismo molto diffuso”. Si chiede dunque che la Chiesa si attivi “su alcune questioni specifiche: ruolo attivo delle donne nelle strutture di governo degli organismi ecclesiali, possibilita’ per le donne con adeguata formazione di predicare in ambito parrocchiale, diaconato femminile”. Non manca chi vuole vedere anche le donne nel ruolo dei preti: “Posizioni assai piu’ diversificate vengono espresse a proposito dell’ordinazione presbiterale per le donne, che alcune sintesi auspicano, mentre altre la considerano una questione chiusa”, si spiega nel documento diffuso dal Vaticano. Un capitolo specifico riguarda le suore “spesso considerate come manodopera a basso costo”. Nel dossier si parla infine di preti “soli” e “non ascoltati” soprattutto nella loro dimensione “affettiva e sessuale”, che resta un tabu’. (ANSA).