Extra omnes’: e usciranno tutti coloro che non sono ammessi al Conclave in Sistina per l’elezione del nuovo Papa. I cardinali elettori che non hanno compiuto gli 80 anni rimarranno in clausura fino alla fumata bianca. La mattina del 7 maggio concelebreranno tutti la solenne Messa ”pro eligendo Pontifice”, la celebrazione eucaristica presieduta dal decano del Collegio cardinalizio, il card. Giovanni Battista Re, che inviterà i confratelli a procedere nel pomeriggio verso la Sistina con queste parole: ‘Tutta la Chiesa, unita a noi nella preghiera, invoca costantemente la grazia dello Spirito Santo, perché sia eletto da noi un degno Pastore di tutto il gregge di Cristo’. Da lì, la processione in abito corale verso la Cappella michelangiolesca, all’interno della quale i porporati intoneranno il ‘Veni, creator Spiritus’ e presteranno giuramento.
La Sistina sarà allestita con i banchi per gli scrutini e la stufa dove saranno bruciate le schede delle votazioni. Per eleggere il Papa sarà necessaria una maggioranza qualificata di due terzi. Sono previsti quattro scrutini al giorno, due al mattino e due al pomeriggio, e dopo la 33esima o 34esima votazione si passerà direttamente, e obbligatoriamente, al ballottaggio fra i due cardinali che avranno ricevuto il maggior numero di voti nell’ultima votazione.
Anche in questo caso, sarà necessaria una maggioranza dei due terzi. I due cardinali competitor non potranno partecipare attivamente al voto. Se per un candidato i voti raggiungono i due terzi dei votanti, l’elezione del Pontefice è canonicamente valida.
A quel punto, l’ultimo dell’ordine dei cardinali diaconi richiama il maestro delle Celebrazioni Liturgiche e il segretario del Collegio Cardinalizio. Al neo eletto verrà domandato: Acceptasne electionem de te canonice factam in Summum Pontificem? (Accetti la tua elezione canonica a Sommo Pontefice?) e a risposta affermativa, soggiunge: Quo nomine vis vocari? (Come vuoi essere chiamato?), domanda a cui risponderà con il nome pontificale. Dopo l’accettazione si bruciano le schede in maniera tale che da Piazza San Pietro si veda la fumata bianca. Al termine del Conclave il nuovo Pontefice si ritira nella ‘Stanza delle lacrime’, la sacrestia della Cappella Sistina, indosserà per la prima volta i paramenti papali – preparati in tre taglie – con i quali si presenterà alla folla di fedeli richiamati in Piazza San Pietro dalla fumata bianca. Dopo la preghiera per il nuovo Pontefice, e l’ossequio dei cardinali, viene intonato il Te Deum che segna la fine del Conclave. Quindi l’annuncio dell’elezione, l’Habemus papam, l’apparizione del Papa che impartirà la benedizione Urbi et Orbi.