Bisogna evitare “un efficientismo senza visione limitandosi ad accorpamenti e chiusure”, “trascurando invece quanto sta accadendo nel mondo e nella Chiesa”. “Quando si cammina solo preoccupati di non inciampare si finisce per andare a sbattere”. Lo ha detto il Papa parlando alla Pontificia Università Gregoriana. E’ la prima volta che è in visita all’ateneo dei Gesuiti. “E’ necessario sapere dove si sta andando”, ha aggiunto il Papa.
“Nessun algoritmo potrà sostituire la poesia, l’ironia e l’amore” e “gli studenti debbono prendere contatto con le proprie emozioni”, ha continuato il Santo Padre. “Serve una università che abbia odore di carne di popolo e che non calpesti le differenze” e che “non temi la contaminazione”, ha aggiunto.
Occorre “disarmare i pensieri, disarmare le parole, disarmare gli sguardi” ed “essere alla stessa altezza per guardarsi negli occhi: non c’è un dialogo dall’alto al basso”. “Solo così l’insegnamento diventa un atto di misericordia”. Poi il Papa ha lanciato un appello: “Meno cattedre, più tavoli senza gerarchie, uno a fianco all’altro, tutti mendicanti di conoscenza toccando le ferite” che “attendono cura” e “trasformare lo spazio accademico in una casa del cuore”.
Il Papa ha sottolineato che l’istruzione deve essere accessibile a tutti. Citando i tempi passati ha detto: “Siamo nel tempo in cui l’istruzione era un privilegio, condizione che non si è ancora estinta”, ha aggiunto. Quindi ha citato don Lorenzo Milani che diceva che “perdendo i poveri si perderebbe la scuola”.
Bisogna evitare la “cocacolizzazione spirituale”, ha continuato il Pontefice, commentando: “Ci sono purtroppo tanti discepoli della coca-cola spirituale”. “In una università – ha aggiunto Papa Francesco – la visione e la consapevolezza del fine impediscono la ‘cocacolizzazione’ della ricerca e dell’insegnamento che porterebbe alla ‘cocacolizzazione’ spirituale”.
“Non perdete il senso dell’umorismo”, ha chiesto il Papa. “Una donna, un uomo che non ha il senso dell’umorismo non è umano”, ha aggiunto confessando che da quaranta anni prega tutti i giorni la preghiera di San Tommaso che dice tra l’altro: “Signore dammi una buona digestione”.