Sei cammini alla scoperta del Mezzogiorno più autentico. Tra storia e mito, tra leggenda e narrazione, sei modi molto diversi di attraversare una terra ancestrale e vivere un’esperienza unica a passo lento sulle tracce degli antichi viandanti.
Le sei vie
Le sei Vie, attraversando paesaggi differenti che vanno dalla monti della Basilicata alle bianche rive dello Jonio, hanno messo a sistema strade secondarie romane, vie medievali, tratturi e sentieri, nell’intento di tenere insieme una direzione che fosse anche un’idea, ovvero quella di attraversare le sconosciute aree interne del Meridione d’Italia per giungere nel cuore di un territorio che per millenni è stato un centralissimo punto di equilibrio tra le tante popolazioni e culture che hanno composto lo straordinario mosaico del Mediterraneo. Scegli dunque quella che ti ispira di più e immergiti in un’esperienza dalla quale non tornerai lo stesso.
Il cammino
ll Cammino Materano nasce da una semplice domanda posta da un pellegrino olandese a uno degli ideatori mentre attraversava i Pirenei sul Cammino di Santiago. “Perché non si può camminare nel Sud Italia?” Effettivamente una risposta non c’era. Lui e i suoi colleghi avevano da sempre percorso a piedi le aree interne del Mezzogiorno, ma mai avevano pensato di strutturare un cammino, di aprire una strada nuova unendo i frammenti di quelle antiche.. E così, sfruttando anche la loro competenza di archeologi, di storici e guide ambientali, Angelofabio Attolico, Claudio Focarazzo e Lorenzo Lozito, si misero in marcia alla ricerca di queste vie e iniziarono passo dopo passo a costruire una nuova viabilità contemporanea.
Il progetto
Il progetto nasce con lo scopo di proporre attraverso la viabilità lenta, un nuovo modello di turismo, destagionalizzato ed ecosostenibile che permetta di valorizzare socialmente, culturalmente ed economicamente le aree interne, normalmente non interessate dai circuiti del turismo tradizionale. Il cammino è infatti lo strumento perfetto per entrare in contatto con la vera essenza del territorio e apprezzare pienamente tutte le sue risorse: naturali, storico-archeologiche, enogastronomiche, ma anche quelle umane, intese come singole persone e comunità locali. Esso è una rete che collega tutti questi elementi attraverso un’esperienza, sostenibile dal punto di vista sociale e ambientale, aperta sia agli adulti che ai bambini, sia ai turisti e sia ai residenti. Il punto di forza di questa proposta è il recupero di una dimensione più autentica, più intima e vicina al nostro essere, attraverso la riappropriazione del proprio tempo, del proprio corpo e dei propri sensi: mettersi in cammino significa rimettere in equilibrio spirito e corpo, armonizzarsi con la natura e tutto ciò che ci circonda; significa sviluppare una con
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