L’abbazia di Grottaferrata, in provincia di Roma, compie mille anni. L’apertura del Millenario avverrà ufficialmente il 17 dicembre prossimo ma le celebrazioni partiranno già da domani. Alla chiesa di Santa Maria di Grottaferrata si terrà un concerto in preparazione alla Settimana Santa. Verrà eseguito lo Stabat Mater per soli, archi e organo di Giovan Battista Pergolesi. Soprano Martina Paciotti Contralto Aurora Baiamonte. Il maestro concertatore è Antonino Palazzolo. Dirigerà il Coro Polifonico ”San Basilio Il Grande’ Fratel Clemente Corsaro. Il Coro è stato fondato nel settembre del 2020 e conta circa 20 cantori. Esegue soprattutto le melodie greche, che fin dall’anno 1004 sono state intonate dai monaci dell’Abbazia.
I concerti e la lettura di testi
Durante i concerti vengono letti anche dei testi che forniscono spunti meditativi. L’appuntamento di sabato, che sarà seguito da altri concerti nel corso dell’anno, segue di qualche settimana l’avvio di un percorso di approfondimento sulla Divina Commedia, al fine di intrecciare i canti di Dante con la fede e la spiritualità dell’uomo contemporaneo, stimolando la riflessione su temi come il senso della vita, l’amore, i novissimi (in particolare il destino eterno di ogni uomo e di ogni donna). “L’obiettivo di Santa Maria di Grottaferrata – spiega il padre egumeno Francesco de Feo, principale animatore delle celebrazioni del Millenario – è quello di continuare ad essere un polmone di spiritualità coniugata con la preghiera e con la cultura. E un ponte tra Oriente e Occidente. Una bussola che orienterà tutte le manifestazioni programmate per il nostro Millenario”.
La storia
L’Abbazia fu fondata nel 1004 da un gruppo di monaci provenienti dall’Italia meridionale, guidati da San Nilo di Rossano. Il religioso era nato nella Calabria bizantina di rito greco. Ma in seguito, dopo aver vissuto a lungo nei monasteri di Valleluce e Sérperi, lui e i suoi compagni trovarono accoglienza nel monastero di Sant’Agata sui Colli Tuscolani, là dove c’erano i ruderi di una grande villa romana, forse appartenuta a Cicerone. L’attuale monastero si sviluppò proprio a partire da quel luogo. E la basilica del monastero fu consacrata il 17 dicembre 1024. Durante le celebrazioni del Millenario, che incrocerà anche il Giubileo del 2025, diversi saranno gli approfondimenti spirituali, archeologici, storici, filologici e liturgici. In particolare, convegni, concerti di musica bizantina e anche una rappresentazione teatrale della vita di San Nilo. Particolare attenzione sarà posta sul dialogo ecumenico, la pace e l’incontro delle culture.