Il passaggio a miglior vita di Karol Wojtyla è stato uno degli eventi più rilevanti degli ultimi due decenni e più. La sua personalità ha dominato gli ultimi vent’anni del Novecento, capace di trasmettere emozioni non solo nel mondo cattolico.
A contribuire all’enorme ondata di interesse e affetto, le immagini delle sue sofferenze, dovute a un’influenza che gli portò un’infezione acuta della laringe e un laringospasmo. Ricoverato il 1° febbraio 2005 al decimo piano del Policlinico “Agostino Gemelli” di Roma, che lui chiamava Vaticano terzo, andò in rianimazione, per poi tornare – e fu lui a spingere per questo – alla sua residenza in Vaticano. Morì il 2 aprile. I funerali si svolsero l’8 aprile. In quel periodo il Vaticano e Roma furono ancor di più Caput Mundi.
Come accade in questi momenti, ogni giorno racconta qualcosa di speciale e nasconde dei particolari non di secondo piano. Anche segreti e misteri che questo libro svela. A partire dai bollettini della sala stampa del Vaticano, che ne comunicavano il decesso.
Gabriele Manzo, (Bologna, 1959), praticamente napoletano del Vomero, ha cominciato nel 1979, tra radio e giornali, a fare comunicazione. Giornalista professionista dal 1994, ha lavorato per le radio del gruppo Kiss Kiss, di cui è stato anche direttore, e collaborato con i quotidiani Roma, Il Tempo, Il Diario, Il Gazzettino di Venezia, Il Giornale di Napoli. Lavora nella redazione di Roma di RTL 102.5, con cui ha raccontato importanti avvenimenti come gli ultimi giorni di Giovanni Paolo II. Nel 2021, con Daniela Di Fiore, ha scritto Storie di incredibile felicita (Infinito edizioni), con cui ha ottenuto la menzione speciale del Premio letterario Angelo Zanibelli.