C’è la porta santa delle quattro basiliche vaticane a Roma, c’è il percorso dei pellegrini a via della Conciliazione e Bibbia e Vangelo ai quali attingere per prepararsi all’Anno Santo. Ma ci può essere anche un altro Giubileo: quello da vivere con i poveri, con i migranti, sui passi delle oasi spirituali disseminate in tutta Italia e addirittura sotto terra, nelle catacombe, che in fondo sono state il primo luogo di raduno dei cristiani a Roma.
E’ un altro Giubileo quello raccontato dal giornalista Luigi Ferraiuolo per le edizioni San Paolo: “I percorsi del Giubileo. Cammini di pellegrinaggio che portano alla conversione”. Anche in un Anno santo ordinario, come questo del 2025, si può dunque andare a fondo del messaggio cristiano per percorrere itinerari non convenzionali ma forse più coerenti con l’Anno Santo del pontificato di Francesco dove i poveri sono stati sempre al centro.
“La prima cosa da fare per chi arriva a Roma – è l’invito dell’autore – è l’Iter pauperum: andare in cerca dei poveri e capire come vivono perché senza i poveri siamo nulla e soprattutto perché la società contemporanea è portata a nasconderli”. Ma a Roma è possibile anche riscoprire un Iter europaeum, un Giubileosulle vie d’Europa presenti nella capitale della cristianità nelle chiese che accolgono i pellegrini di differenti nazionalità, da San Luigi dei Francesi a San Stanisalo dei Polacchi, da San Pietro in Montorio (Spagna) a Santa Brigida (Svezia).
E se il Giubileo è un cammino, è possibile approfittare del pellegrinaggio verso Roma per riscoprire le profonde tradizioni del Paese che hanno radici religiose ma che segnano anche la storia e la cultura di un territorio. E quindi c’è la Casal di Principe di don Peppe Diana o la Pietrelcina di padre Pio. Non mancano riferimenti e consigli sulla tavola dei pellegrini; anche il cibo infatti è una componente del pellegrinaggio.
Infine, in questa particolare guida al Giubileo, lo sguardo è rivolto alle persone più fragili tra i fragili: “Il nostro ultimo itinerario di viaggio non può non essere Lampedusa – scrive Ferraiuolo – il luogo dove Francesco ha cominciato il suo cammino”. E quindi il pellegrinaggio può approdare proprio in Contrada Imbriacola, tra i migranti che approdano nel nostro Paese in cerca di una vita migliore. “Fermatevi a parlare con loro: sarà un bellissimo Giubileo, di ritorno da Roma”. (ANSA).