Letterati, artisti, musicisti, scienziati, medici, papi, re e regine, santi e sante, briganti e cortigiane, svelano la storia dei Giubilei attraverso i secoli, dal 1300 a oggi, da papa Bonifacio VIII al pontificato di Francesco. Un racconto inedito, tra sacro e profano, di uno dei fenomeni più importanti della storia della Chiesa e della società. Arriva in libreria da venerdì 7 febbraio un’originale opera sulle vicende che hanno caratterizzato tutti gli Anni Santi, attraverso gli occhi dei protagonisti di ogni periodo: pellegrini e penitenti, spettatori e testimoni. Con numerose sorprese.
“La città del perdono. Santi, artisti e briganti nei Giubilei” (Scholé, pagine 320, euro 27) è il nuovo libro di Marco Roncalli, saggista, autore di numerosi volumi dedicati alla storia della Chiesa e del Novecento, alcuni tradotti in più lingue, tra i quali per Morcelliana i recenti “Albino Luciani, Giovanni Paolo I. Una biografia” (con E. Malnati, 2022) e “Giovanni XXIII e Paolo VI. Due vite intrecciate” (2023).
L’autore descrive e interpreta qui il susseguirsi degli Anni Santi nelle loro scadenze ordinarie e straordinarie, seguendone la scansione cronologica, ma evidenziando pure il significato dei riti e dei simboli, dell’indulgenza (la ”pienissima remissione dei peccati”) e della Porta Santa, delle fatiche del pellegrinaggio. Tutto questo in un volume corredato da numerose illustrazioni a colori, dove – insieme ai testi – ritratti, dipinti, fotografie, aprono ampi squarci sull’ Urbe, la città eterna che da sette secoli accoglie i romei, svelando il suo volto continuamente rinnovato. Una Roma oggi non più baricentro esclusivo, tuttavia ancora meta principale di quel viaggio nel tempo del Perdono, della misericordia e della speranza, che tanto ha influito sulla storia del nostro Paese e dell’Europa. Non è tutto.
Queste pagine attente all’istituto giubilare dalle origini nel grembo della pietà medievale, al nostro tempo dove si configura al crocevia di culture, tradizioni, sensibilità differenti, eventi spirituali e mediatici, non dimenticano aspetti pratici: le rotte, l’ospitalità, le malattie, le insegne, le devozioni e persino le distrazioni dei romei. Una ricostruzione storica documentata in modo rigoroso, ma che si legge come un romanzo. (Adnkronos).