“Il linguaggio visivo del Cinema può diventare strumento di Cultural Diplomacy, soprattutto in questo momento di guerre e conflitti in particolare nei paesi del Medio Oriente che si affacciano sul Mediterraneo”. Lo afferma monsignor Dario Edoardo Viganò, vicecancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze e delle Scienze Sociali e professore all’Università Telematica Internazionale Uninettuno, a margine dell’evento ‘À Première Vue’ che si è svolto pomeriggio presso Il Palazzo delle Esposizioni di Roma durante la giornata dedicata ai cortometraggi nell’ambito della Festa del Cinema di Roma.
Si tratta di una iniziativa che ha l’obiettivo di supportare i giovani talenti del cinema del Mediterraneo attraverso la diffusione delle loro opere prime sostenendo così l’incontro e il dialogo tra le culture dei paesi della sponda nord e sud del Mare Nostrum. Una esperienza nata all’interno della Copeam (Conferenza Permanente dell’Audiovisivo Mediterraneo) che coinvolge gli studenti grazie alla collaborazione tra l’Università Telematica Internazionale Uninettuno, Tv5 Monde e le scuole di Cinema di Marrakech, Beirut, Tunisi e Algeri e che arriva in Italia in virtù del supporto di Rai Cinema, Anica Academy e Alice nella Città.
Per monsignor Viganò “l’opportunità di vedere e confrontarsi sulle opere dei giovani autori del Libano, Marocco, Algeria, Tunisia diventa un atto simbolico che riporta il cinema alla sua dimensione originale, ovvero uno strumento potentissimo per osservare il mondo in chiave empatica ed emozionale”. Un modo per ribadire il ruolo dell’arte e della bellezza per alimentare la speranza, come spesso evidenziato da Papa Francesco in linea con il magistero dei suoi predecessori.
Oltre ai giovani autori dei film e ai direttori delle scuole di cinema partner del progetto, all’appuntamento sarà presente anche Maria Amata Garito, Rettore dell’Università Telematica Internazionale Uninettuno, per sottolineare l’impegno dell’Ateneo nel fornire ai propri studenti occasioni di incontro e di dialogo attraverso la collaborazione accademica con le università e le scuole dei paesi del Mediterraneo, dell’Africa e del Medio Oriente.