Il Papa mette in guardia i giovani seminaristi dalla pornografia digitale e avverte che e’ un “vizio” anche di “sacerdoti e suore”. “E’ un vizio che ha tanta gente, tanti laici, tante laiche, e anche sacerdoti e suore. Il diavolo entra da li’. E non parlo soltanto della pornografia criminale come quella degli abusi dei bambini”, quella “e’ gia’ degenerazione. Ma della pornografia un po’ ‘normale’. Cari fratelli, state attenti a questo”, ha detto il Papa. L’incontro si e’ tenuto nell’Aula Paolo VI lunedi’ scorso, il 24 ottobre. Ma era a porte chiuse e il Vaticano ha diffuso i contenuti di quella lunga chiacchierata solo oggi.
Papa Francesco molto colloquiale
D’altronde e’ comprensibile, perche’ nelle dieci pagine messe a disposizione dei giornalisti, c’e’ un Papa Francesco molto ‘colloquiale’. In certi momenti anche choc: non solo su questo tema della pornografia ma anche quando racconta che, inconsapevole, diede a Buenos Aires la comunione ad una anziana ebrea che l’aveva chiesta solo per avvicinarlo. “Ma questo che ti ho dato era pure ebreo, vai avanti”, disse Bergoglio come racconta a distanza di anni e riferendosi a Gesu’ nell’ostia. O come quando dice ai sacerdoti e seminaristi che studiano a Roma di accarezzare senza paura i bambini malati: “Qualcuno ti puo’ accusare di essere pedofilo, ma no, no, fuori da questa possibile accusa”. E ancora quando scherza sulla necessita’ di dare una carezza agli anziani: “Sicuramente e’ piu’ piacevole carezzare una ragazza bella che una vecchietta, state attenti li’!”. Parla anche delle omelie noiose: “Se nella predica dirai cose astratte che nessuno capisce, qualcuno avra’ la tentazione di andare fuori a fumare una sigaretta”.
Il riferimento alla pornografia
Gia’ l’esordio della lunga chiacchierata, domande e risposte, lascia intendere il clima rilassato. E’ lunedi’ 24 ottobre e il Papa ha appena incontrato Emmanuel Macron e, prima del presidente francese, quello di Cipro Nicos Anastasiades. “Chiedo scusa per il ritardo: davvero chiedo scusa – dice ai sacerdoti e giovani seminaristi che lo aspettavano nell’Aula Paolo VI -, ma il problema e’ che e’ stata una giornataccia, perche’ ci sono state le visite di due Presidenti della Repubblica…”. Il riferimento alla pornografia esce perche’ un seminarista chiede al Papa come comportarsi con il mondo digitale e i social. Il Papa mette in guardia dalla pornografia.
Il Papa e il telefonino
Francesco parla innanzitutto della sua idiosincrasia per i telefonini e per il mondo digitale in generale. “Quando sono stato ordinato vescovo, 30 anni fa, me ne hanno regalato uno, un telefonino, che era come una scarpa, grande cosi’, no?. Io dissi: ‘No, questo non ce la faccio a usarlo’. E alla fine ho detto: ‘Faro’ una chiamata’. Ho chiamato mia sorella, l’ho salutata, poi l’ho restituito. ‘Regalami un’altra cosa’. Non sono riuscito a usarlo. Perche’ la mia psicologia non andava o ero pigro, non si sa”.
Il Papa mette in guardia dalla pornografia
Ai giovani seminaristi dice invece che i telefonini vanno usati “per comunicare: questo va bene”. Poi ha aggiunto che occorre prestare attenzione, per esempio, a non perdere troppo tempo. Ma anche a non usarli come strumento per la pornografia. “Il cuore puro, quello che riceve Gesu’ tutti i giorni, non puo’ ricevere queste informazioni pornografiche. Che oggi sono all’ordine del giorno. E se dal tuo telefonino tu puoi cancellare questo, cancellalo – ha indicato il Papa ai futuri sacerdoti -, cosi’ non avrai la tentazione alla mano”. (ANSA).