Il Papa oggi ha affrontato il tema della tristezza e ha sottolineato quanto sia “importante imparare a leggerla”. “Nel nostro tempo, essa e’ considerata per lo piu’ negativamente, come un male da fuggire a tutti i costi, e invece puo’ essere un indispensabile campanello di allarme per la vita, invitandoci a esplorare paesaggi piu’ ricchi e fertili che la fugacita’ e l’evasione non consentono”; “essa e’ indispensabile per la nostra salute, ci protegge perche’ non facciamo del male a noi stessi e ad altri.
Non prendere decisioni quando si è tristi
Sarebbe molto piu’ grave e pericoloso non avvertire questo sentimento”, ha detto nell’udienza generale proseguendo le catechesi sul discernimento. “La tristezza a volte lavora come un semaforo, e’ rosso, fermati”. Allo stesso tempo il Pontefice invita a non prendere decisioni radicali quando si e’ pervasi da questo sentimento:
“Purtroppo, alcuni decidono di abbandonare la vita di preghiera, o la scelta intrapresa, il matrimonio o la vita religiosa, spinti dalla desolazione, senza prima fermarsi a leggere questo stato d’animo, e soprattutto senza l’aiuto di una guida. Una regola saggia – ha sottolineato Papa Francesco – dice di non fare cambiamenti quando si e’ desolati. Sara’ il tempo successivo, piu’ che l’umore del momento, a mostrare la bonta’ o meno delle nostre scelte.
Il Papa prega per il Brasile
Il Papa, nell’udienza generale, ha pregato per il Brasile. “Prego la Madonna di Aparecida”, che e’ la patrona del Paese, affinche’ “protegga il popolo brasiliano e lo liberi dall’odio, dall’intolleranza e dalla violenza”, ha detto nei saluti ai fedeli di lingua portoghese.
La preghiera per l’Ucraina
Non dimentichiamo di pregare, di continuare con la preghiera per la martoriata Ucraina. Il Signore protegga quella gente e ci porti tutti sulla strada di una pace duratura”. Lo ha detto il Papa all’udienza generale.
La solitudine degli anziani
Il Papa torna a chiedere di “combattere la solitudine degli anziani”. Al termine dell’udienza generale ha salutato l’Associazione Nazionale delle Universita’ della Terza eta’, “che incoraggio a proseguire – ha detto Papa Francesco – nell’opera culturale per combattere la solitudine e l’emarginazione degli anziani. Essi sono i testimoni di quella ‘memoria’ che puo’ aiutare le nuove generazioni a costruire un futuro piu’ umano e piu’ cristiano. La memoria dei vecchi”, ha concluso il Pontefice.