Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti era questa mattina in Vaticano per l’udienza di Papa Francesco con la Guardia di Finanza. “Saluto il ministro dell’Economia e delle Finanze – ha esordito il Papa nel suo discorso -, il Comandante Generale e tutti gli ufficiali. Saluto e ringrazio il vescovo ordinario militare e i cappellani. ‘Nella tradizione, il futuro’. Questo è il motto del vostro 250° anniversario. Nella tradizione c’è il futuro. Fa riferimento alle radici che hanno portato alla fondazione della Guardia di Finanza e le hanno dato una direzione di crescita”.
Le parole del Papa
“Voi siete chiamati a contribuire alla giustizia dei rapporti economici, verificando l’osservanza delle norme che disciplinano le attività dei singoli e delle imprese. Perciò vigilate sul dovere di ogni cittadino di contribuire secondo criteri di equità alle necessità dello Stato, senza che vengano privilegiati i più forti, e contrastate l’uso inappropriato di internet e delle reti sociali. Sia riguardo alla riscossione delle imposte, sia nella lotta al lavoro sommerso e sottopagato – questo è un altro scandalo -, o comunque lesivo della dignità umana, la vostra azione è di primaria importanza”, ha sottolineato Papa Francesco.
“E tutto questo è il vostro modo concreto e quotidiano di servire il bene comune, di essere vicini alla gente, di contrastare la corruzione e promuovere la legalità. Quella corruzione che si fa sotto il tavolo. La parola corrotto – ‘cor-rotto’ – ricorda il cuore rotto, il cuore infranto, macchiato da qualcosa, rovinato. La corruzione – ha proseguito il Pontefice – rivela una condotta anti-sociale tanto forte da sciogliere la validità dei rapporti e dei pilastri sui quali si fonda una società. Perciò la risposta, l’alternativa non sta solo nelle norme, ma in un nuovo umanesimo. Rifondare l’umanità”.
Il soccorso ai migranti
In una società non basta la giustizia, serve anche l’amore gratuito. Lo ha detto il Papa alla Guardia di Finanza che ha ringraziato in particolare per il lavoro di soccorso ai migranti. “Se la giustizia è necessaria, essa non è sufficiente a colmare quei vuoti che solo la gratuità, la carità, l’amore può sanare. Voi lo sperimentate ad esempio quando organizzate l’accoglienza e il soccorso ai migranti in pericolo nel Mediterraneo. Grazie di questo, grazie – ha detto il Papa -. Oppure negli interventi coraggiosi per le calamità naturali, in Italia e altrove. Ma pensiamo al contrasto alla piaga del traffico di stupefacenti, ai mercanti di morte. Il vostro servizio non si esaurisce nella protezione delle vittime, ma include il tentativo di aiutare la rinascita di chi sbaglia: infatti, agendo con rispetto e integrità morale potete toccare le coscienze, mostrando la possibilità di una vita diversa”.
Per il Papa “anche in questo modo si può e si deve costruire un’alternativa alla globalizzazione dell’indifferenza, che distrugge con la violenza e la guerra, ma pure trascurando la cura della socialità e dell’ambiente. In effetti, la ricchezza di una Nazione non sta solo nel suo Pil, risiede nel suo patrimonio naturale, artistico, culturale, religioso, e nel sorriso dei suoi abitanti, dei suoi bambini”, ha concluso Papa Francesco.
Foto: Vatican Media